Pisa, Conti: «Resto sindaco fino al 2028, ora tramvia e infrastrutture» – Progetti, obiettivi e infrastrutture
Conferenza di Natale del primo cittadino per fare il punto su ciò che è stato fatto e su ciò che manca da fare: «La città, che per servizi e posizione può essere la capitale della costa, deve essere collegata in modo migliore verso l’esterno»
PISA. «Abbiamo rivoluzionato Pisa, grazie soprattutto ai progetti Pnrr». Ma ora «la città, che per servizi e posizione può essere la capitale della costa, deve essere collegata in modo migliore verso l’esterno. Governo nazionale e Regione facciano la loro parte». Conferenza di Natale del sindaco Michele Conti. A pochi giorni dall’approvazione in consiglio comunale del preventivo, diventa quasi un bilancio di metà mandato. Tra messaggi e promesse.
Mandato e rimpasto
Il primo messaggio assomiglia a un avviso ai naviganti, all’interno e all’esterno della politica: «Non ci saranno candidature al Parlamento. Farò il sindaco fino all’ultimo giorno del mio mandato che scade nel 2028. Credo che dieci anni, l’arco dei due mandati possibili, sia un tempo congruo per avviare progetti e realizzarli, lasciare in eredità una visione per il futuro, costruire una classe dirigente pronta a raccogliere il testimone e, auspicabilmente, proseguire nel solco tracciato. Mi impegnerò fino alla fine della consiliatura, e anche oltre, per passare la fascia a una persona che possa proseguire il lavoro che abbiamo iniziato nel 2018, con la stessa passione e la competenza necessaria a gestire un sistema complesso quali sono le nostre città».
Secondo passaggio chiave: «Non escludo un rimpasto di giunta. Può essere utile dare nuovo slancio all’azione amministrativa». Una conferma di rumors che girano da un po’. Potrebbero essere due gli assessorati a cambiare volto, uno tra i partiti e uno tra le liste civiche. E questo potrebbe portare anche a una ridistribuzione significativa di alcune deleghe.
Progetti e obiettivi
A maggior ragione, dopo l’annuncio di voler rimanere alla guida della città nonostante le sirene romane, i propositi del sindaco diventano tracciati dell’azione di governo. Ci sono i progetti Pnrr da completare tra marzo e giugno prossimi («totale 67 milioni di euro, il parco della Cittadella il più iconico»), ci sono le partite urbanistiche da veder proseguire (ex caserme, centro sportivo del Pisa, ospedale di Cisanello e della Stella Maris a breve distanza) e quelle da impostare (vecchio Santa Chiara e restyling dell’Arena). In più c’è l’obiettivo della città che sappia attrarre per tornare alla quota dei 100mila abitanti.
Ma per una Pisa che vuole emergere («difatti ci siamo confermati nella parte alta della classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita: su 107 territori siamo in 29ª posizione, ne abbiamo recuperate cinque, secondi in Toscana dietro solo a Siena che è 21ª») si torna alla questione dei collegamenti «dove i progressi da fare sono ancora molti e purtroppo siamo rimasti fermi da decenni».
Le infrastrutture
«Continua a mancare ancora l’alta velocità nei collegamenti ferroviari – aggiunge Conti – così come il completamento della Tirrenica».
«Come sindaco – prosegue – ho fatto più volte presente al governo la necessità di sbloccare questa situazione, ma anche la Regione deve fare la propria parte per arrivare a superare il paradigma della Toscana a due velocità. In questi anni niente è stato fatto in questo senso: purtroppo abbiamo assistito al finanziamento di sole opere concentrate nell’area fiorentina che non hanno fatto altro che aumentare il divario e rendere sempre più evidente i mancati investimenti per lo sviluppo della costa».
Il sogno tramvia
A proposito di mezzi di collegamento, il sindaco ammette: «Il mio più grande sogno è poter fare la tramvia a Pisa». Il responso deve arrivare da Roma, dal ministero delle Infrastrutture. «Per rivoluzionare davvero la mobilità cittadina – aggiunge – crediamo ancora nel nostro progetto della tramvia. Stiamo attendendo l’esito del bando ministeriale di finanziamento a cui abbiamo partecipato. Ci auguriamo di avere una risposta il prossimo anno, almeno sulle risorse per poter realizzare il primo ramo», che sarebbe quello tra la Stazione Centrale e l’ospedale di Cisanello.
Proprio per il nuovo ospedale in fase di completamento, sottolinea il sindaco, «sarebbe fondamentale avere la tramvia, considerando che l’unica grande strada per raggiungerlo è ora la Fi-Pi-Li. Ci sarebbe il progetto della tangenziale nord-est, ma la sua costruzione sta procedendo a rilento e per i tratti ancora da progettare, per arrivare da Madonna dell’Acqua fino a Cisanello, ci sono problematiche sia per i terreni dove dovrebbe passare, sia per i finanziamenti necessari. Anche qui la Regione dovrebbe dire qualcosa». Un ultimo messaggio al ministero, ma anche al governo in generale: «Sulle tramvie le risorse non servono solo alle metropoli, ma anche alle città di medie dimensioni come Pisa».
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