Il Tirreno

Grosseto

La testimonianza

Grosseto, ladri in casa banchettano e distruggono tutto: «Salsa di pomodoro sulle pareti, la tv presa a pugni»

di Sara Venchiarutti

	Le condizioni in cui è stata trovata la casa a Principina a Mare
Le condizioni in cui è stata trovata la casa a Principina a Mare

Succede a Principina a Mare: i malviventi non hanno trovato nulla di valore e hanno devastato gli arredi. Il racconto del proprietario: «Quando abbiamo visto l’interno ci è venuto un colpo, mai successa una cosa simile»

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PRINCIPINA A MARE. Quando è arrivato davanti alla sua casa al mare l’imbrunire aveva già tinto di scuro il cielo di Principina. Gianni Pieri, 64 anni e residente a Siena, entra nel giardinetto e si avvicina alla porta di ingresso. Cerca le chiavi, ma poi s’accorge con stupore che non servono. È già tutto aperto. «Ecco, sono entrati i ladri», è il pensiero che lo trafigge nell’immediato. «Ma per rubare cosa?» si chiede. La casa è rimasta chiusa per mesi, da quando l’estate è finita, e dentro non c’è nulla di valore. Scosta le ante e davanti a lui si materializza il caos più assoluto.

Un dettaglio, però, cattura subito la sua attenzione: sui muri del salotto, sulle tende, sul divano e anche sugli oggetti lì vicino ci sono delle macchie rosse. Anzi, il rosso è ovunque. «Oddio, hanno fatto una strage», dice tra sé e sé. Guarda meglio. È salsa di pomodoro. Tira un sospiro di sollievo, ma nemmeno troppo. «Chi è entrato – racconta l’uomo – ha preso le scatolette dei pelati che avevamo in casa e ha imbrattato tutto il salotto». Sulle pareti ci sono anche dei rimasugli di quella che sembra una torta gelato. La confezione del dolce è sul tavolo, insieme a tanti oggetti sparpagliati, accompagnata da due bottiglie di birra in vetro. Aperte e vuote. «Evidentemente – spiega Pieri – hanno anche avuto il tempo di bersi qualcosa e lasciare i rifiuti qui: birra e torta gelato non erano nostri, li hanno portati da fuori».

Per terra è stato rovesciato di tutto, tutto quello che prima era riposto ordinatamente sugli scaffali. La tv da 50 pollici, «che avevamo acquistato appena la scorsa estate», ha lo schermo completamente rotto. È stata presa a pugni, «si vedono le impronte lasciate sulla superficie nera», dice Pieri, che aggiunge: «Non è per il valore economico – è costata circa 300 euro –, ma avrei preferito che me la rubassero». A fare più male, infatti, è la devastazione fatta in casa senza un motivo, «per spregio», sottolinea. «Quel che ci ha fatto più disgusto, però, è come hanno ridotto il crocifisso, rotto in cinque parti e buttato a terra», aggiunge. Senza contare «i telecomandi del condizionatore “spappolati” a terra».

Nell’alloggio non c’era nulla di valore e infatti i ladri hanno portato via pochissimi oggetti. «Le chiavi che erano all’ingresso e un asciugacapelli», dice Pieri. Basta. Praticamente niente. Il resto è stato solo devastazione, lasciando la casa in condizioni disastrose. Poi chi è entrato mica si è limitato al piano terra. L’alloggio, infatti, si sviluppa su due piani e i malviventi si sono spinti fino in cima, alle camere da letto, dove hanno seminato il caos: «Hanno aperto gli armadi e buttato tutto in terra, non so cosa cercassero», sottolinea il cittadino. Quel che è certo è che ci vorranno giorni per rimettere tutto a posto. «Domani (oggi per chi legge, ndr) faremo denuncia alle forze dell’ordine». Poi si inizierà con il lavoro, a partire dal ridipingere le pareti. «Il muratore è già stato avvertito», conferma Pieri.

Lui si è accorto del furto solo l’altro ieri. Avevano chiuso la casa a Principina una volta concluse le vacanze estive e, dopo tanto tempo, «sono passato a vedere com’era la casa». Tra l’altro l’obiettivo era andare a controllare come era stato tagliato un pino dal giardiniere. Quel pino, dopo l’amara scoperta, «nemmeno l’ho visto», commenta con non poca amarezza Pieri. La casa a Principina in famiglia ce l’hanno dagli anni Settanta e mai era successa una cosa simile, «con uno schifo del genere». Già una volta erano entrati in casa, due anni fa, sempre forzando la porta di ingresso. Però «allora mangiarono due scatolette di tonno e se ne andarono via, senza toccare niente», ricorda Pieri. Niente al confronto del disastro lasciato ora. «Hanno sfasciato tutto. Quando abbiamo visto l’interno, ci è venuto un colpo, siamo rimasti male. Non capiamo il perché di uno spregio così». l


 

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