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Il lutto

Addio a Meri Fedi, l'archeologa che ha svelato i tesori della Maremma

di Maurizio Caldarelli
Addio a Meri Fedi, l'archeologa che ha svelato i tesori della Maremma

Aveva 72 anni. Per quarant’anni punto di riferimento della Soprintendenza. Fissati i funerali

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GROSSETO. La Maremma dà l’ultimo saluto all’archeologa Meri Fedi, 72 anni, scomparsa dopo una malattia.

I colleghi, prima di tutto amici, la ricordano con grande affetto e profonda gratitudine per quanto ha fatto per la comunità in oltre quarant’anni di intensa operosità. Assunta al ministero per i beni culturali e ambientali è stata un punto di riferimento per l’attività svolta dalla Soprintendenza archeologica nel Grossetano. Le sue attività si intensificarono durante la gestione del soprintendente Francesco Nicosia, quando divenne una prassi effettuare l’archeologia preventiva prima che divenisse legge dello Stato.

Fedi è stata la persona che per decenni ha seguito queste attività di controllo, identificando attentamente quelle tracce del passato che consentono di recuperare la nostra storia e stabilendo un rapporto di reciproca fiducia e stima con i tecnici che si trovavano a gestire i principali interventi pubblici; a cominciare dalla Siena-Grosseto, quando fu individuata la villa di Nomadelfia con i suoi preziosi intonaci. Fedi è stata presente a Roselle, sulle mura e nell’area delle basiliche romane sul fronte settentrionale del foro, e a Orbetello (a lei e alla collega Maria Stella Colledan si deve il riscontro inventariale dei reperti del museo riaperto un ventennio fa nella Polveriera Guzman). A Vetulonia svolse un’attività variegata, che va dai saggi di indagine archeologica a costa murata e in località Banditelle per recuperare altre tracce e vestigia dell’antica città etrusca in età ellenistica (III-I sec. a.C.), allo scavo, nel quartiere di Poggiarello Renzetti, della “Domus dei dolia” (o “Casa degli orci”).

I colleghi la ricordano per l’allestimento delle più importanti mostre Archeologiche, fino all’allestimento della sezione tattile per ciechi e ipovedenti a Vetulonia con oggetti autentici confiscati messi a disposizione dalla ex Soprintendenza archeologica Toscana; ad Alberese e ovunque ci fosse necessità delle sue competenze, Importante il lavoro di verifica dei reperti per l’allestimento del Maam, negli anni Novanta, e la precisa amministrazione dei depositi dei materiali di via Inghilterra e via Mazzini.

Le esequie sabato 7 dicembre alle 15 nella chiesa parrocchiale della Ss Addolorata.


 

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