Il Tirreno

Il caso

Ambulanza rubata a Rosignano, è caccia al ladro: la svolta nelle videocamere stradali

L’ambulanza gemella di quella rubata che è stata utilizzata dalla Pubblica Assistenza per garantire la continuità del servizio di primo soccorso
L’ambulanza gemella di quella rubata che è stata utilizzata dalla Pubblica Assistenza per garantire la continuità del servizio di primo soccorso

Il sollievo dei volontari: «Fondamentale aver ritrovato un mezzo preziosissimo»

15 febbraio 2024
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ROSIGNANO. L’obiettivo è individuare il responsabile attraverso le telecamere di videosorveglianza stradale. È questa la pista che i carabinieri di Rosignano stanno battendo per capire chi intorno alle 22,50 di martedì ha rubato l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Rosignano destinata al servizio con medico a bordo sul territorio della Bassa Val di Cecina. Salvo poi abbandonare il mezzo – ritrovato dai militari intorno alle 23,30 grazie alla segnalazione di un residente della zona – in via Rosmini, appena un paio di chilometri più in là rispetto alla sede dell’associazione, dandosela a gambe senza lasciare traccia e senza neppure rubare l’attrezzatura medica.

Le telecamere sono infatti presenti in tutto il tratto stradale che i militari presumono il ladro abbia percorso: nei prossimi giorni il materiale video sarà visionato con cura per arrivare a identificare l’autore del reato che rischia, se individuato, una denuncia per furto d’uso. Anche perché, per garantire il servizio senza interruzioni, il personale della Pubblica Assistenza ha dovuto correre ai ripari con un mezzo gemello di quello rubato.

«Ci siamo accorti subito del furto perché abbiamo visto sfrecciare via l’ambulanza dal parcheggio senza che la squadra medica fosse allertata – racconta il dirigente dell’associazione Nicola Di Paco – per cui abbiamo allertato subito i carabinieri che in breve tempo sono riusciti a ritrovare l’ambulanza. Francamente non so cosa pensare: spero sia un atto delinquenziale perché, se si trattasse di una bravata o una goliardata, sarei preso dallo sconforto. Quell’ambulanza – spiega – oltre a essere in ottimo stato è equipaggiata con macchinari preziosissimi per il primo soccorso, ad esempio un defibrillatore Utic per la telemedicina che trasmette i tracciati direttamente all’emodinamica di Livorno. Uno strumento fondamentale per gli interventi tempo-dipendenti da cui dipendono la vita dei pazienti soccorsi».

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