Viareggio, solo 15 hotel aperti tra Natale e Capodanno: c’è un motivo secondo gli albergatori
Ancora ampia disponibilità di camere, si confida nel last minute. Parla Sandra Lupori, presidente degli albergatori di Viareggio
VIAREGGO. Solo una manciata di hotel a Viareggio aperti per le festività, tra Natale e Capodanno. E tutti con ancora ampia disponibilità di camere. Per gli albergatori viareggini, insomma, non sarà un finale di 2025 nel segno dell’abbondanza.
E il problema – o meglio, lo spunto su cui per il futuro sarà possibile lavorare – è anche legato alla mancanza di nomi di richiamo per quello che è l’appuntamento clou, ovvero la notte di San Silvestro, che ancor più del Natale (spesso trascorso a casa, in famiglia) può servire da traino per un turismo “destagionalizzato”, in grado di rivitalizzare anche questo periodo di “bassa stagione” per una località a trazione prevalentemente balneare come appunto Viareggio.
Il dato “falsato” del web
Ma partiamo dai dati. A cominciare da quelli delle piattaforme di prenotazione online, particolarmente diffuse in un’epoca caratterizzata dall’utilizzo del digitale. Analizzando quanto emerge da Booking.com (una delle piattaforme più utilizzate per chi prenota le vacanze online) il 95% delle strutture alberghiere nell’area di Viareggio risulta “non disponibile” sia per le date 24-27 dicembre che per quelle relative al Capodanno (29 dicembre-2 gennaio).
Ma quello che potrebbe risultare un pienone generalizzato, in realtà, nasconde tutt’altra realtà. Ovvero che tra tutte le strutture ricettive presenti a Viareggio «solo una quindicina di hotel sono rimasti di fatto aperti – spiega Sandra Lupori, presidente degli albergatori di Viareggio – e sono quelli che già abitualmente mantengono il servizio ricettivo attivo anche nei mesi invernali, ovvero dalla fine del Lucca Comics fino a gennaio. Da febbraio infatti ripartiranno le grandi aperture in concomitanza con il Carnevale e poi da Pasqua inizia ad affacciarsi la bella stagione».
Un manipolo di highlander insomma, che tuttavia in questo periodo non registrano affatto dati confortanti. «Per quanto riguarda questi giorni di Natale la situazione delle prenotazioni è molto tiepida – commenta Lupori – anche se fondamentalmente è in linea con quello che è sempre stato il trend della città, visto che a far da padrone sono le località montane insieme alle città d’arte: una località balneare come la nostra a Natale attira poco. Diverso invece il discorso di Capodanno: qualcosa in più si è mosso, soprattutto a livello di prossimità visto che a parte qualche visitatore lombardo abbiamo prenotazioni dall’interno della Toscana, ma la speranza è ancora una volta nel last minute. Solo con le prenotazioni a ridosso del 31 dicembre – prosegue – possiamo sperare in un miglioramento della situazione, visto che al momento tutte le poche strutture aperte hanno ancora ampia disponibilità di camere».
Servono eventi
Questo periodo viene utilizzato dalla maggior parte degli hotel che restano chiusi per lavori di manutenzione (ordinaria e straordinaria). Ma in una prospettiva in cui la destagionalizzazione assuma sempre maggiore peso, lo scenario attuale appare comunque piuttosto desolante per la città. «La verità è che se gli hotel aprissero in numero maggiore il numero di prenotazioni per struttura sarebbe irrisorio, e si andrebbe in forte perdita – commenta Lupori – per creare un circuito virtuoso serve una sola cosa: eventi e nomi di richiamo».
E proprio su questo Viareggio, in questi ultimi giorni dell’anno, appare carente. «Se guardiamo anche solo a città vicine emergono nomi capaci di richiamare qualcuno anche da fuori – ammette Lupori – invece noi offriamo un dj set, anche se di una radio importante come M2O. Ben venga lo spettacolo, assolutamente – chiarisce – ma forse qualche ospite di richiamo avrebbe aiutato. Anche perché la città ha già dato prova che quale che sia la manifestazione in città, che sia di spettacolo o di sport, Viareggio è attrattiva e capace di rispondere alle richieste. Mi vengono in mente i campionati Assoluti di atletica a ottobre, quando addirittura c’è stato chi ha ritardato la chiusura perché eravamo tutti pieni. Ma anche il meeting internazionale di ciclismo che c’è stato a giugno, e per la cui edizione 2026 già adesso – conclude la presidente degli albergatori viareggini – riceviamo richieste di prenotazioni. La forza attrattiva della città c’è, e c’è anche la voglia di aprire e lavorare, anche in questo periodo. Forse per il futuro, se riuscissimo a realizzare qualcosa di più strutturato anche per quest’occasione chiamando ad esempio qualche ospite che attiri giovani o famiglie, potremmo arrivare a creare un indotto importante anche per Natale e Capodanno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=37df534)