Il Tirreno

Lucca

Controlli

Maxi sequestro di pesce scaduto (5 tonnellate) in Toscana. Anche tranci di squalo importato illegalmente


	Guardia costiera in azione
Guardia costiera in azione

Intervento della Guardia Costiera: contestata l’assenza di tracciabilità e la conservazione di mazzancolle, tonni e pesce spada. Nel mirino soprattutto un’attività commerciale in provincia di Lucca

3 MINUTI DI LETTURA





ALTOPASCIO. Maxi sequestro di pesce in un’attività commerciale di Altopascio da parte della Guardia Costiera. Al titolare è stata inflitta una sanzione di 3.500 euro.

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie – periodo in cui la domanda di prodotti ittici registra un sensibile incremento –, la Guardia Costiera ha avviato l’operazione complessa nazionale denominata “Fish net”, un articolato dispositivo di prevenzione e vigilanza sull’intera filiera della pesca: dalla cattura del prodotto in mare, fino alla sua distribuzione al consumatore finale.

L’iniziativa, in linea con il “Piano Operativo Annuale” dei controlli definito nell’ambito della cabina di regia istituita presso il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, nasce dalla necessità di garantire prodotti sicuri e tracciabili, tutelando sia l’ambiente marino, che gli operatori del settore rispettosi delle regole e, ovviamente, i cittadini consentendo loro di effettuare scelte di acquisto realmente consapevoli. 

I controlli hanno riguardato e riguarderanno nei prossimi giorni il segmento terrestre della filiera, con particolare riferimento al settore commerciale, alla ristorazione, al trasporto ed alla logistica interna: ambiti in cui, soprattutto nelle settimane precedenti alle festività, si registra un significativo incremento dei flussi commerciali.

L’attenzione è rivolta ai principali snodi della catena distributiva del prodotto ittico – dai mercati ittici all’ingrosso ai ristoranti e agli esercizi commerciali, dalle piattaforme logistiche e dai centri di trasformazione ai trasportatori ed alla filiera del freddo –, includendo anche i canali online, l’e-commerce ed i social network, sempre più utilizzati per la vendita di prodotti alimentari e, talvolta, strumento di pratiche irregolari. L’obiettivo prioritario di questa fase è la tutela dell’informazione al consumatore finale e la protezione del mercato nazionale da frodi in commercio, pubblicità ingannevole, concorrenza sleale, mancata tracciabilità del prodotto e da ogni forma di pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata.

Nei magazzini di un grossista di Altopascio il personale della Guardia Costiera di Livorno e di Viareggio hanno sottoposto a sequestro amministrativo circa 5 tonnellate di prodotti ittici, tra cui mazzancolle, tonni e pesce spada, poiché risultati privi di documenti di tracciabilità attestanti la legalità delle catture e la presenza di prodotto con termine minimo di conservazione superato da circa sei mesi.

Gran parte della merce è risultata conservata in modo non conforme rispetto alle stringenti regole di prevenzione che l’azienda avrebbe dovuto rispettare durante le fasi di stoccaggio e commercio degli alimenti. 

A Campi Bisenzio (Firenze) sono stati invece sequestrati 250 chili di tranci di squalo Carcarino, specie protetta dalla Convenzione Cites e importata illegalmente dalla Cina. Il titolare dell’attività è stato denunciato per detenzione e commercio di specie soggette a protezione internazionale.

Controlli congiunti della Guardia Costiera, della Regione Toscana e dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Usl di Portoferraio, Marina di Carrara ed Empoli hanno permesso di rilevare gravi carenze igienico-sanitarie in alcuni ristoranti.

Due ristoranti, gestiti da operatori etnici, sono stati temporaneamente chiusi a seguito delle violazioni riscontrate.

Primo piano
Meteo

È un bianco Natale sulle montagne toscane: la situazione-neve e gli impianti aperti (pochi)

di Redazione web
Speciale Scuola 2030