Blitz delle Fiamme Gialle a Bicchio, scoperto un casinò clandestino
L’operazione “Regalo di Natale”, riprendendo il titolo di un celebre film: 12 denunciati residenti tra Viareggio e Pisa
VIAREGGIO. Le spesse tende tirate per non far trasparire la luce all’esterno. E anche un individuo nel ruolo di “palo”, appostato a una delle finestre per controllare chiunque si avvicinasse alla porta d’ingresso del locale, nel cuore della zona industriale di Bicchio. Tutto per nascondere, all’interno di quello che fino a una decina di anni fa era uno storico circolo ricreativo del quartiere, una vera e propria bisca clandestina. La più importante (per giro d’affari) dell’intera zona, organizzata e allestita da viareggini e con un affezionato circolo di clienti che investiva anche l’area di Pisa.
È qui che nei giorni scorsi è stata portata a compimento dalla Guardia di Finanza di viareggio l’operazione “Regalo di Natale” (che deve il suo nome al noto film di Pupi Avati, con Diego Abatantuomo e Alessandro Haber): un blitz che ha permesso alle Fiamme Gialle di sgominare l’organizzazione e denunciare 12 persone, tra i tre organizzatori e i nove giocatori presenti al momento dell’ingresso dei militari nell’immobile usato per la bisca. Le ipotesi di reato sono partecipazione al gioco d’azzardo (per i “clienti”) ed esercizio di giochi d’azzardo (per chi gestiva la bisca).
L’avvio delle indagini
L’intera operazione ha avuto inizio dall’intuizione di due finanzieri in pattuglia nella zona di Bicchio. Temporalmente siamo nella seconda metà di novembre. I due militari, in giro con l’auto di ordinanza per un normale servizio di controllo serale, notano un operaio viareggino attivo nel settore della pesca – e già noto alle forze dell’ordine per precedenti di gioco d’azzardo – aggirarsi nella zona tra via Grecale e via Scirocco. Incuriositi, decidono di seguirlo e lo vedono così entrare in un immobile da una porticina laterale: formalmente in quell’edificio non dovrebbe esserci alcuna attività, dato che il circolo ricreativo è ormai chiuso da anni. E così le Fiamme Gialle decidono di restare, appostandosi e notando un discreto via vai serale.
L’operazione
Si avviano così le indagini, a partire dagli iniziali approfondimenti d’ufficio che evidenziano subito come qualcuno – nonostante il circolo abbia cessato da anni l’attività – continui a pagare l’affitto ai proprietari (ignari di tutto, visti i pagamenti regolari) spacciandosi per i nuovi titolari dell’attività ricreativa.
Così nelle ultime due settimane sono scattati gli appostamenti in borghese da parte dei militari. Che hanno potuto documentare un notevole via vai quotidiano di persone nel locale, soprattutto di sera. Non solo: a incrementare i sospetti sul fatto che si stesse consumando qualcosa di losco c’era anche la presenza di una sorta di “vedetta” alla finestra che controllava costantemente le persone all’ingresso. Secondo l’ipotesi degli investigatori, le partite clandestine venivano organizzate tramite social e sistemi di messaggistica istantanea e poi, al momento di entrare nel locale, l’identità dei giocatori veniva comprovata “a vista” dalla finestra.
Il blitz
Terminati gli accertamenti, nei giorni scorsi è scattato il blitz. Intorno alle 22 le fiamme Gialle sono quindi piombate all’interno del locale dove si stava già svolgendo la bisca clandestina: all’interno delle stanze otto tavoli professionali per giocare a poker (nella sua variante Texas Hold’em”) e altri da montare per arrivare a un massimo di 14 tavoli (nelle serate di maggiore affluenza). E poi segnaposto per giocatori e dealer, numerosi mazzi di carte, fiches e triangoli per fare all in e compiere così le maxi-puntate. La cassa della bisca (che alle 22 contava già 1.885 euro), i fogli manoscritti (con tanto di nickname dei partecipanti, molti dei quali ripetuti a dimostrazione dell’assidua frequentazione dell’improvvisato casinò) con la contabilità e le partite organizzate e tutto il materiale (compresi circa 20mila euro) e il mobilio sono stati sequestrati. I militari hanno proceduto poi a identificare i presenti.
Tre gli organizzatori viareggini: un 25enne e un 35enne che allestivano la bisca e una persona più anziana che faceva da custode, pulendo anche i locali. Infine i giocatori, in gran parte di Pisa ma alcuni anche di Viareggio: nove in tutto nella serata del blitz, di cui alcuni molto giovani (19-25 anni) ma anche operai, pescatori e imprenditori più avanti negli anni. Tra questi anche due persone di nazionalità cinese di cui una – un ristoratore residente a Pisa – trovata in possesso di circa 10mila euro in contanti. In media, comunque, i giocatori avevano con sé tra i 300 e i mille euro in banconote. Due dei giocatori inoltre sono stati trovati con hashish e marijuana e segnalati per questo alla Prefettura di Lucca.
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