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Turismo: la storia

Estate 2025, l’hotel Esplanade (Viareggio): «Così attiriamo i turisti di oggi senza svendere le camere»

di Matteo Tuccini

	Lo staff Esplanade
Lo staff Esplanade

La “ricetta”: «Non diamo la colpa ai prezzi, essenziale è qualificare l’offerta rendendola attrattiva per alcuni tipi di ospiti»

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VIAREGGIO. Non ci sono più i turisti di una volta: quelli che staccavano dal lavoro per un mese (qualcuno anche di più), e si potevano permettere un soggiorno lungo e discretamente costoso, grazie a stipendi adeguati al costo medio della vita. Già, ma allora come sono i turisti di oggi? A raccontarlo sono gli operatori del settore come Francesco Becciani, amministratore dell’hotel Esplanade in piazza Puccini. Il ritratto che emerge è quello di una clientela che ha meno giorni e meno soldi da spendere per le vacanze.

«Di questo bisogna tenere conto – dice Becciani – ma stare attenti alle tariffe non significa svendere le camere. Anche perché, in quel caso, squalifichi l’offerta. E comunque, come si vede altrove, abbassare tanto i prezzi non è la soluzione per riempire le strutture». Becciani fa il bilancio di una stagione «che sicuramente è diversa rispetto alle ultime, quelle post-Covid. Come Esplanade, ci riteniamo soddisfatti di luglio e agosto, mentre a primavera c’è stata una flessione».

Ma non è vero, assicura Becciani, che il turismo in Versilia è calato tanto, né che è successo per colpa dei prezzi. «Se ragioniamo delle tariffe – prosegue l’imprenditore – le nostre sono adeguate a un 4 stelle. Naturalmente cerchiamo di modulare l’offerta a seconda delle esigenze della clientela. È come se facessimo un pacchetto su misura per ogni richiesta». Per esempio, inserendo il pranzo a buffet per chi prenota direttamente in hotel. Oppure modulando la fruizione della spa-centro benessere «a seconda delle esigenze della famiglia – continua Becciani – L’essenziale è fornire più servizi, puntando su alcuni elementi che possano differenziarci. E renderci una mèta interessante, ad esempio, per chi fa sport. Fornire un soggiorno di salute e benessere è uno degli obiettivi che ci siamo posti: non a caso riceviamo richieste anche da società sportive. È chiaro che garantire servizi con prodotti di qualità e personale in turno comporta dei costi: questo bisogna dirlo, per far capire che l’offerta deve avere un senso dal punto di vista economico».

La sostanza è che il turismo di massa, con tariffe e modo di usufruire della struttura – e della città – uguali per tutti è tramontato. «Le persone fanno sempre più i conti con le proprie disponibilità economiche e familiari, che sono variegate. Non a caso il cliente chiede spesso qualcosa di aggiuntivo, come appunto il pranzo a buffet, il pass auto e così via», ammette Becciani. Lavorando in questo modo, all’hotel Esplanade assicurano di aver «abbassato l’età media della clientela, grazie anche al nostro tipo di struttura (camere più simili ad appartamenti di un residence, ndr) e alla nostra flessibilità. Stiamo fidelizzando una bella fetta dei nostri ospiti, in modo da poter assicurare loro ogni anno un servizio di qualità. E magari garantirgli la parte più romantica del turismo di una volta, la “stessa spiaggia stesso mare” con le medesime persone a fare la vacanza, che si possono ritrovare ogni estate». In questo modo l’Esplanade afferma di aver tenuto sul mercato interno: «Abbiamo fatto 50 e 50, nel senso di una clientela che è stata metà italiana e metà straniera».

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