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Ricette, da gennaio saranno solo elettroniche ma il sistema funziona a singhiozzo: «È caos esami e medicinali»

di MartinaTrivigno
Ricette, da gennaio saranno solo elettroniche ma il sistema funziona a singhiozzo: «È caos esami e medicinali»

Disagi per i pazienti che devono effettuare visite o ritirare i farmaci: «Compilazioni concentrate quando il software del ministero funziona»

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Era già successo a ottobre, poi di nuovo nei primi giorni di novembre. E anche se questa volta il blocco non è stato continuo come allora, negli ultimi due giorni dottori e pazienti toscani hanno dovuto fare i conti con un sistema di prescrizione delle ricette elettroniche che funzionava "a singhiozzo". Il risultato? I medici di famiglia sono rimasti incollati allo schermo del pc, aspettando il momento buono in cui il portale consentisse loro di inserire le richieste. «Va detto: rispetto alle volte precedenti almeno è stato possibile lavorare con blocchi ripetuti nel corso della giornata ma ognuno della durata di circa 20 minuti o mezz’ora - spiega Niccolò Biancalani, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) della Toscana - ma in ogni caso così è un’incognita. Ogni giorno».

Il nodo del problema

Ma cosa sta succedendo? I disservizi - comuni a diverse regioni d’Italia - sono dovuti a problemi tecnici nel sistema centrale di accoglienza delle ricette gestito dal ministero dell’Economia e Finanza attraverso Sogei, la società di information technology (tecnologia dell’informazione) ministeriale a supporto della pubblica amministrazione. Problemi non da poco, però, che hanno impedito in più occasioni il regolare svolgimento dell’attività di prescrizione (sia di farmaci che di visite specialistiche ed esami diagnostici) da parte dei medici di medicina generale, pediatri, specialisti ospedalieri e l’erogazione negli sportelli Cup delle aziende sanitarie e ospedaliere e sui sistemi online.

Il monitoraggio

La Regione Toscana monitora le prescrizioni - che già di per sé, dall’inizio dell’anno a oggi, hanno subito un’impennata pari al 44 per cento - e basta osservare l’andamento della curva delle prescrizioni per individuare i giorni in cui si sono registrati blocchi o rallentamenti in Toscana. Sì, perché se nei giorni di sabato e domenica (in pratica quando i medici di famiglia non lavorano) le ricette prescritte variano da un minimo di 104 a un massimo di 341, in una giornata tipo (dal lunedì al venerdì) possono toccare anche quota 310.400. Ma è nel giorno seguente al sistema in tilt che il numero di prescrizioni sale a quasi 360mila. «Sappiamo quanto le prescrizioni siano importanti - sottolinea il segretario toscano della Fimmg - e per questo, negli ultimi due giorni, abbiamo aspettato che il sistema riprendesse a funzionare per inserire le richieste. Ma è chiaro che serve una soluzione strutturale a un problema che rischia altrimenti di avere ricadute negative in primo luogo sui pazienti oltre che sul nostro lavoro».

L’incontro urgente

E il problema è ben chiaro alla Regione Toscana: nei giorni scorsi, infatti, l’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini, ha chiesto un incontro urgente. «Tra la Commissione salute e Sogei - sottolinea -. Il sistema per la prescrizione e l’erogazione delle ricette elettroniche dematerializzate è un’infrastruttura strategica per il Paese. In meno di un mese il sistema nazionale di Sogei si è bloccato già diverse volte. Tutto questo rischia di minare il rapporto di fiducia tra i cittadini il sistema sanitario, in una fase già critica per la sanità pubblica. Per questo abbiamo chiesto di incontrare i vertici di Sogei e affrontare le criticità emerse».

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