Il Tirreno

ABETONE. Nei giorni di Natale 2025 tanti turisti hanno scelto come destinazione i comprensori sciistici della montagna pistoiese per passare alcuni giorni di festa.

Fiocchi di Natale

E questo nonostante il fatto che gli addetti ai lavori hanno vissuto alcuni giorni difficili in fatto di innevamento, sia naturale che artifiale. Una piccola nevicata di una decina di centimetri ha imbiancato Abetone e Doganaccia e con l'abbassamento delle temperature, alla fine, è stato possibile far entrare in azione gli impianti di innevamento. Un comprensorio non aperto al completo, ma in grado di accogliere gli sciatori e far loro passare giornate nel bianco della neve.

Il bilancio

«Abbiamo avuto gente – spiega Giampiero Danti, dalla Società Abetone Funivie – anche per Natale ma anche sabato 27 dicembre c'è stato movimento. Abbiamo cominciato a sparare la neve per aprire più impianti possibile ma gioca a sfavore l’inversione termica, perché c'è più caldo in cima al Monte Gomito che in città».

Impianti aperti

Confermata l’apertura degli impianti seggiovia Sprella e sciovie Jolly e Abetina in Val di Luce, tappeto baby Ovovia, seggiovie triposto e biposto campi scuola Abetone. Ma anche seggiovia Passo d’Annibale fino alla stazione intermedia, seggiovia Val di Luce /Monte Gomito. Ovovia con pista Zeno 3 e Stadio Slalom. Aperto collegamento sci ai piedi Zona Ovovia/Zona Val di Luce andata e ritorno. Skipass unico – solo alle case no on line – 40 euro. Strutture al completo e tanta voglia di sciare e passeggiare in un ambiente bianco alla Doganaccia. «Abbiamo avuto tantissime persone – commenta Ronny Ceccarelli della società Doganaccia 2000 – e siamo molto soddisfatti.». Piste e impianti aperti: funivia Cutigliano-Doganaccia, tapis roulant baby, seggiovia campo scuola, piste aperte e campo scuola, pista 1, pista 2, pista 3 , pista 4.

Cos’è l’inversione termica

Ma cos’è l’inversione termica che sta penalizzando l’Abetone? L'inversione termica in montagna è un fenomeno atmosferico in cui l'aria fredda si accumula nelle valli e nelle pianure, mentre l'aria in quota è più calda, invertendo il normale gradiente termico (solitamente si raffredda salendo). Questo accade in inverno con alta pressione, cieli sereni e assenza di vento, quando il suolo si raffredda per irraggiamento, intrappolando l'aria fredda e densa in basso, spesso creando nebbie o smog, mentre le cime godono di sole e temperature più miti.