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Tramvia a Pisa, scatta la corsa ai fondi del ministero: la prima stima dei costi

di Francesco Loi
Tramvia a Pisa, scatta la corsa ai fondi del ministero: la prima stima dei costi

Chiusi i termini per partecipare al bando: incognita sui finanziamenti a disposizione e grande concorrenza

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PISA. Chiusi i termini per partecipare al bando del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) sui fondi per le nuove tramvie. Il Comune di Pisa, d’intesa con quello di San Giuliano Terme, attraverso Pisamo, ha presentato il suo progetto già nel febbraio scorso. Ora inizia la grande corsa per riuscire a entrare in graduatoria. Ma con alcune incognite che saranno alla fine decisive.

La prima è quella dei finanziamenti che il Mit metterà realmente a disposizione. «La procedura è propedeutica alla programmazione e alla verifica dell’entità delle risorse statali, qualora si rendano disponibili, da destinare ai sistemi di trasporto di massa», premette l’avviso pubblicato dal ministero di cui è titolare Matteo Salvini. Secondo un’analisi dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni) la copertura economica del parco progetti comunali e metropolitani ammonta a circa 10 miliardi di euro.

C’è poi da considerare la concorrenza, ampia e forte. Tra le città che puntano sui nuovi tram ci sono Bologna, Palermo, Firenze, Milano, Brescia, Napoli. E Roma, che da sola ha presentato al Mit progetti su tram e metro da 1,6 miliardi di euro.

Forse non è un caso che la scadenza del bando sia stata prorogata più volte, su richiesta dell’Anci, per aspettare qualche Comune non ancora pronto. Tanto che il sindaco Michele Conti, nel presentare il progetto pisano a febbraio, aveva evidenziato: «Se da un lato la proroga è comprensibile per dare una possibilità a tutti di partecipare, dall’altro mi auguro che non sia penalizzante per chi ha rispettato le scadenze».

Quello della tramvia è in effetti un progetto cardine del mandato in corso a Palazzo Gambacorti. E nessuno lo nasconde. Nella puntata della “Pisaniana” andata in onda domenica scorsa su 50 Canale, Conti sotto il profilo istituzional-politico ha sottolineato: «Per il grande progetto della tramvia abbiamo già presentato domanda da tempo e nei prossimi mesi vedrà l’interlocuzione, ma soprattutto la risposta da parte del Mit». Sul piano strategico e tecnico non da meno l’aggiunta dell’assessore alla mobilità Massimo Dringoli: «La tramvia è fondamentale perché il trasporto pubblico locale possa essere concretamente preferito dai cittadini rispetto ai mezzi privati per muoversi in città. Vogliamo che la mobilità diventi davvero sostenibile. I sistemi non inquinanti e affidabili sono sostanzialmente due. Uno è la bicicletta: stiamo estendendo la rete delle piste ciclabili, a oggi ne abbiamo già circa 70 km, che sono tanti per una realtà delle dimensioni di Pisa, e ci sono opere in corso da completare. L’altro è la tramvia, un sistema su ferro che ha per caratteristiche principali l’affidabilità delle frequenze, la velocità e l’indipendenza».

La stima dei costi per la realizzazione della tramvia pisana è tra 320 e 350 milioni di euro. Il progetto è costituito da più rami, tanto che la sua costruzione (e relativi fondi) potrebbe avvenire per lotti. Tra le opere previste un nuovo ponte della Vittoria, largo il doppio dell’attuale, e un parcheggio scambiatore in via Giovannini. Dall’analisi trasportistica risulta una domanda annuale totale di 8,5 milioni di passeggeri (media giornaliera 23.280). Il servizio prevede 6 corse all’ora per ogni direzione nelle fasce di punta e 3 nelle fasce serali e notturne.

Alla linea principale Stazione Centrale-ospedale di Cisanello è stata affiancata la progettazione di altre due linee. Grazie all’accordo con il Comune di San Giuliano è stato possibile aggiungere un ramo della tramvia per coprire un’area universitaria e di ricerca in grande espansione. L’obiettivo, attraverso la tramvia, è dare la possibilità ai milioni di passeggeri che arrivano all’aeroporto Galilei e alla Stazione Centrale di raggiungere rapidamente la cittadella sanitaria costituita dal grande polo ospedaliero di Cisanello e la cittadella del sapere con i poli universitari e il Cnr al confine con San Giuliano, e la cittadella del turismo che conduce dal sistema museale dei lungarni fino a Piazza dei Miracoli.

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