Il Tirreno

RIO. Ha minacciato ripetutamente di picchiare la ex moglie nonostante il divieto di avvicinamento. E per questo a suo carico sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Il primo episodio risale a luglio nella piazza di Rio Marina, quando l’uomo – un 38enne di origini campane ma da più di vent’anni residente sull’isola d’Elba – ha inveito contro l’ex compagna minacciandola di percosse se non fosse tornata sui suoi passi. Poi davanti al posto di lavoro della donna e infine, appena qualche settimana fa, su un mezzo pubblico: un autobus su cui entrambi erano saliti apparentemente per caso ma che è diventato teatro dell’ennesima molestia condita da minacce e soprusi. Eventi preoccupanti che dipingono un quadro da incubo ai danni di una 33enne elbana che poco prima dell’estate è infine riuscita a denunciare – dopo anni di violenze subite tra le mura di casa: in questo caso non si tratta di percosse ma di continue minacce e vessazioni psicologiche, ugualmente logoranti – l’ex marito.

In seguito a quella denuncia, i carabinieri della stazione di Rio hanno avviato indagini più approfondite fino a presentare un’informativa di reato da presentare all’autorità giudiziaria. Che nei primi giorni di giugno ha emesso nei confronti dell’uomo un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla 33enne. Senza però imporgli di indossare il braccialetto elettronico, mezzo che avrebbe permesso con maggiore facilità di controllare che quanto stabilito dal giudice venisse rispettato.

Alla fine il solo divieto di avvicinamento si è dimostrata una misura restrittiva fin da subito troppo blanda per l’ex marito della donna. Al punto che, già nel mese di luglio, il 38enne non si è fatto scrupoli a ripresentarsi nei luoghi abitualmente frequentati dall’ex moglie per cercare di intimorirla, minacciandola a più riprese di picchiarla (l’ultimo episodio risale ai primi di novembre) se non fosse tornata con lui. Senza immaginare che la donna avrebbe poi riportato tutto nuovamente ai carabinieri e che gli stessi militari sarebbero stati presto sulle sue tracce.

Gli uomini dell’Arma infatti hanno continuato a seguire la vicenda vigilando sul rispetto del divieto imposto dal giudice e nel giro di pochi mesi hanno raccolto elementi significativi per documentare le condotte moleste e violente dell’uomo ai danni dell’ex compagna. I carabinieri di Rio hanno quindi fatto nuovamente rapporto alla Procura della Repubblica di Livorno chiedendo l’intervento dell’autorità giudiziaria. Che, concordando con quanto risultato dal lavoro investigativo dei militari, ha provveduto nell’immediato ad aggravare la precedente misura cautelare prevista.

A carico del 38enne campano sono stati così predisposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.