Il Tirreno

MONTECATINI.  Una movida “diversa”, destinata a un pubblico non tanto (o non solo) fatto da giovanissimi, ma anche da clienti in cerca di qualcosa che vada oltre il semplice cocktail. È il nuovo corso della Locanda Pop (piazzetta del Kursaal, angolo viale 4 Novembre), che ha inaugurato ieri la prima delle sue serate-evento con un’esposizione artistica e che, in futuro, promette altre iniziative culturali, legate al mondo della moda, musicali o enogastronomiche.

Aperto nel 2021, il locale sta vivendo una completa rivisitazione grazie al nuovo manager, entrato in “azienda” a marzo, chiamato dal titolare Luca Benedetti (suoi anche la Villa Resort e, in passato, il Nido della civetta di Pieve a Nievole). Gianluca Moccia, 25enne montecatinese, laureando in Economia, si è fatto le ossa in Costa Azzurra prima di prendere in mano le redini della Locanda Pop. «Vorrei portare qui – racconta – una dimensione nuova, versatile, con tanti eventi e una cucina di qualità con tapas (che noi preferiamo toscanizzare in “spelluzzichi”), burger di tanti tipi, ma anche piatti del territorio. E novità ci sono anche negli ambienti e nell’atmosfera, che somigliano molto a un locale internazionale, da grande città come Milano o Londra. Porteremo nella via della movida dinamiche diverse, coniugando l’arte con un contesto turistico e di food and beverage. Vogliamo distinguerci dagli altri locali del viale».

La Locanda Pop è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 18 a notte inoltrata: quindi aperitivi, cene leggere, cocktail e degustazione di vini (anche di nicchia e metodo classico). E un target - come detto - di un’età over 20. «Mettiamo – dice Moccia – la massima attenzione alla sicurezza della nostra clientela e vogliamo che della nostra movida si parli bene, dopo che sul viale ci sono stati ultimamente un po’ di problemi». Ieri sera il vernissage della mostra delle opere di Consuelo Bellini, originaria di Quarrata ma che vive dal 1993 negli Stati Uniti. «L’esposizione “Iconic ironic” – spiega l’artista – nasce dalla mia voglia di esprimere un’opinione su temi di attualità, come la guerra, l’ecosostenibilità, la violenza sulle donne, attraverso immagini e oggetti iconici, ma usati in chiave ironica. Quindi c’è per esempio un carrarmato composto da fiori di bottiglie di plastica riciclata. Un riciclo inteso non come slogan propagandistico e meramente economico, ma inserito in un contesto più alto di forma d'arte, lo scarto al servizio del bello, il pratico che si reinventa e diventa, appunto, iconico. Spero che Montecatini possa e voglia rinascere anche attraverso l’arte e per questo sono molto contenta di esporre le mie opere in questa città». L’esposizione potrà essere visitata anche oggi e domani, quando parallelamente si terrà un dj set.

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