Massa, dal 2026 si cambia: Tari e servizi passano a Retiambiente – I dettagli
La novità dopo l’ingresso di Massa e Carrara nella società (che riunisce a oggi 99 Comuni) in cui “peseranno” per l’11%
MASSA. A cinque anni dall’inizio dell’operatività di Retiambiente Spa, le aziende Retiambiente Carrara e Asmiu sono entrate a far parte ufficialmente della holding che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per l’Ato Toscana Costa. Il bacino comprende le province di Livorno, Lucca, Massa-Carrara e Pisa, impiega circa tremila dipendenti e serve oltre un milione e duecentomila cittadini.
Chi è Retiambiente
Il Gruppo Retiambiente rappresenta una società al 100% pubblica, partecipata da cento amministrazioni comunali, che vanno dalla Lunigiana fino alla zona di Cecina e Rosignano. Al suo interno vi sono undici “Sol” (Società Operative Locali), che rappresentano la territorialità e l’operatività dei servizi: per fare un esempio: per i Comuni della Lunigiana opera Lunigiana Ambiente, su Massa opera Asmiu, su Pisa c’è Geofor, su Pietrasanta c’è Ersu, su Livorno c’è Aamps e così via. L’azienda di Carrara negli anni ha cambiato più nomi: prima era Amia, poi è diventata Nausicaa e oggi si chiama Retiambiente Carrara srl, per avvicinarsi anche nel nome alla Capogruppo. Retiambiente Spa è il secondo operatore della Toscana e sesto in Italia nel settore dell’igiene ambientale.
Cosa cambia?
Per ciò che riguarda il cittadino, a parte una fisiologica riorganizzazione di alcuni servizi, inizialmente non vi saranno sostanziali cambiamenti. La Tari, le cui tariffe continueranno a essere deliberate dai Comuni, verrà riscossa da Retiambiente, titolare del contratto di servizi con l’Ato, a partire dal prossimo anno. Le vere differenze ci saranno nelle cosiddette economie di scala, ovvero: alcune funzioni potranno essere accentrate nella capogruppo, già strutturata per centralizzare le gare, gli acquisti, gli adempimenti normativi legati alla legge 231 e all’anticorruzione, così come vari altri “service” di cui molte Sol già beneficiano. E di cui anche Massa e Carrara oggi potranno usufruire. C’è poi una serie di vantaggi “pratici”: si rompe un camion a Massa? Può sopperire la Sol più vicina e inviare in soccorso uno dei propri mezzi, in attesa della riparazione del primo e senza che emergano carenze nei servizi.
Il peso territoriale
Massa e Carrara, da oggi, contano anche in Retiambiente Spa: a loro è stato riservato un “peso specifico” che, se sommato, è pari all’11%. Ciò significa che se i due comuni lavoreranno in coesione, il loro peso decisionale durante le prossime assemblee dei soci potrà risultare importante e portare reali benefici al territorio, sia in termini economici che occupazionali. Il settore dei rifiuti è infatti ancora in grado di generare business e lavoro, ma serviranno idee chiare e investimenti mirati.
Il nodo del Cermec
Cermec è in una posizione baricentrica per tutta la provincia di Massa-Carrara, è vicino al casello autostradale di Massa e ha le caratteristiche per poter diventare un impianto moderno, redditizio e in grado di generare posti di lavoro. Accantonata l’idea di farlo diventare un biodigestore per trattare il rifiuto organico (ormai il mercato è saturo di quel tipo di impianti), bisognerà capire assieme ai soci quale destinazione avrà quell’area. L’idea, dopo le bonifiche, è di realizzarci un impianto che possa essere di utilità per l’intero bacino di Retiambiente, trasformando Cermec in un polo capace di accogliere (ovviamente a pagamento) i rifiuti da più province, per rilavorarli, e rivenderli come materia prima seconda alle filiere del riciclo. Lavorare la plastica (bottiglie, vaschette, sacchetti, ecc.) potrebbe essere una delle soluzioni al vaglio dei decisori e potrebbe essere una via ben accolta anche dal mercato, che di quegli impianti ha ancora bisogno.
Plauso della capogruppo
Dopo aver registrato le parole positive dei sindaci Francesco Persiani di Massa e Serena Arrighi di Carrara per avere raggiunto questo importante traguardo, anche il presidente di Retiambiente Spa Daniele Fortini ha espresso soddisfazione per l’ingresso nella capogruppo di Asmiu e Retiambiente Carrara. «Siamo lieti di avere completato questa operazione, seppur a distanza di cinque anni dall’operatività di Retiambiente – ha commentato il presidente Daniele Fortini – Ciò ci consente di aver completato l’aggregazione nel gestore unico di novantanove Comuni, in attesa dell’ingresso nel 2030 del Comune di Lucca. Asmiu e Retiambiente Carrara saranno parte del Gruppo, che ora gestisce direttamente oltre il 95% della popolazione, dei rifiuti urbani e dei flussi economici dell’intero Ato. Ringraziamo le amministrazioni di Massa e di Carrara, così come tutti gli altri Comuni soci, per aver completato il processo aggregativo, finalizzato a garantire servizi efficienti e di qualità, a costi ragionevoli, nel contesto della sostenibilità ambientale e dell’economica circolare».
