Il Tirreno

Pericolo frane

Auto investita da un masso, sfiorata la tragedia a Casette: il racconto di chi era al volante

di Ivan Zambelli

	L'auto colpita dal masso (foto Cuffaro)
L'auto colpita dal masso (foto Cuffaro)

La rabbia dei residenti: «Stavolta è stata questione di centimetri»

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MASSA. Il tonfo improvviso, la violenza dell’urto laterale. A dominare è stata la paura in quella che, di fatto, si può catalogare come una vera e propria tragedia sfiorata. Ieri pomeriggio, venerdì 20 dicembre, lungo la strada che porta a Casette un grosso masso si è infatti staccato dalla parete rocciosa crollando fin sulla strada comunale, probabilmente a causa delle recenti piogge che hanno reso instabile il terreno. Il fatto però è che era da poco passata l’ora di pranzo, e delle auto stavano salendo e scendendo lungo la via comunale che porta alle Casette. E proprio una di queste è stata colpita dal masso lungo la fiancata lato passeggero: a bordo da sola Diliana Ricci, che era diretta a Massa, intorno alle 14,40 e che, racconta, «Ho visto spostarsi gli alberi, per fortuna mi sono spostata. È un miracolo». Non è ferita, ma è rimasta ovviamente molto spaventata, sotto choc.

Il blocco e i detriti hanno quindi arrestato il passaggio di altri mezzi, come l’autobus che procedeva in direzione di Casette, causando disagi. Il comandante della polizia municipale di Massa Giuliano Vitali fa sapere che sul posto, oltre ai suoi agenti, sono intervenuti vigili del fuoco che insieme hanno provveduto a liberare la strada. Grazie all’intervento di polizia municipale e vigili del fuoco la strada è stata liberata ma è stato comunque previsto un tratto di senso unico alternato per evitare il passaggio sotto la parte interessata dallo smottamento, che resta sotto attenzione. I tecnici del Comune di Massa nelle ore successive hanno provveduto a verificare lo stato del movimento franoso, per poi procedere con la necessaria messa in sicurezza.

Insomma un venerdì pomeriggio che, per fortuna, è stato caratterizzato solo dalla grande paura, senza sfociare in episodi ben più gravi. Ma dopo la preoccupazione, c’è la rabbia. In particolare di alcuni consiglieri comunali molto sensibili al tema delle frazioni montane e dei disagi che qui spesso si verificano, come appunto i movimenti franosi. Tra questi è proprio Stefano Alberti (Pd), allertato nel pomeriggio da alcuni residenti di Casette, che definisce l’accaduto «una tragedia sfiorata. Purtroppo si parla sempre nell’emergenza e mai con azioni e interventi di prevenzione. Ho fatto diverse mozioni e interpellanze con il mio partito ma non entra nella testa a nessuno che il rischio idrogeologico è il tema prioritario della montagna massese e della comunità dei nostri paesi».

Alberti segnala inoltre altri episodi che si sono verificati ieri pomeriggio, seppur minori: un piccolo masso in via Alta Tambura nei pressi di Resceto, una serie di rami spezzati a ridosso di alcune strade di montagna. Giovanna Santi, sempre consigliera comunale del Pd e residente a Forno, insiste sulla necessità di misure di prevenzione. «È inaccettabile – dichiara – che ormai nel 2025 un residente rischi la vita tutte le volte che prende la macchina con il tempo avverso. Ieri sera (giovedì, nda) sembrava la fine del mondo, sono caduti persino alcuni tralicci. Queste cose non devono assolutamente succedere. Noi abbiamo segnalato più volte questa situazione, anche per quel tratto di strada. Questa volta siamo arrivati molto vicini alla tragedia – conclude – era solo questione di centimetri: se al posto dell’auto ci fosse stato uno scooter quella persona sarebbe morta».

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