Meteo in Toscana, possibile neve in pianura domenica grazie a “omotermia” e “cuscino freddo”: la spiegazione
C’è la possibilità di assistere a qualche fiocco di neve in alcune zone della regione: tutto quello che c’è da sapere
Neve in pianura in Toscana nella mattina di domenica 22 dicembre. C’è una possibilità. Attenzione, non si parla di nevicate ingenti e di paesaggi imbiancati, ma solamente di qualche fiocco. E non è assolutamente una certezza, ma una possibilità che nei giorni scorsi è stata “fiutata” anche dai previsori professionisti del Lamma, il Consorzio che monitora l’andamento climatico sulla regione per conto della Protezione civile Toscana. Ma perché domenica mattina i fiocchi potrebbero arrivare fino al livello del mare? Andiamo con ordine e vediamo cosa deve accadere affinché questa ipotesi si trasformi in realtà. E perché non è impossibile che accada.
La prima fase: sabato sera
Nella serata di sabato 21 dicembre sulla Toscana è previsto un rapido aumento della nuvolosità. Lo zero termico – ovvero la quota più bassa alla quale la temperatura dell’aria raggiunge i valori di 0°C in atmosfera libera – è atteso in forte risalita, raggiungendo addirittura i 2.0000 metri. Tuttavia, in questa condizione, si potrebbe verificare una situazione di omotermia: una condizione atmosferica in cui l’aria fredda, stratificatasi dalle quote più alte fino alla pianura, genera uno zero termico costante a tutte le quote. Questo fenomeno potrebbe influire significativamente sulla percezione delle temperature e sulle precipitazioni attese.
I modelli matematici
Secondi le ultime emissioni dei modelli matematici presi di riferimento dai previsori di tutto il mondo, potrebbe crearsi un minimo di bassa pressione relativo sul Golfo di Genova, che favorirà la convergenza di venti umidi verso la Toscana nella mattina di domenica 22 dicembre. Su questa regione è ancora presente un apprezzabile “cuscino freddo”, con isoterme a 850 hPa – circa 1500 metri di quota – che rimarranno negative fino alla tarda mattinata e alla prima parte del pomeriggio.
Possibilità di neve o graupel
In queste condizioni, esiste una concreta possibilità di assistere alla caduta di fiocchi di neve o chicchi di graupel (detti anche neve tonda) fino in pianura, soprattutto nella prima parte della giornata di domenica 22 dicembre. Questo scenario è reso possibile dal mix tra il cuscino freddo persistente e l’apporto di umidità proveniente dal mare, che potrebbe generare precipitazioni anche a bassa quota.
Le zone coinvolte
Si tratterà quindi – laddove dovessero verificarsi – di fenomeni deboli e circoscritti, probabili esclusivamente nella parte settentrionale e centro settentrionale della regione, quindi nelle province di Lucca, Massa-Carrara, Firenze, Prato, Pistoia e la zona nord della provincia di Pisa.
Neve tonda: che cos’è?
Come detto, oltre alla possibilità di fiocchi di neve vera e propria, nelle zone sopracitate potrebbe verificarsi il fenomeno della neve tonda. Il graupeln o neve tonda è una precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi, con un diametro compreso tra 2 e 5 mm, che hanno forma sferica o conica e sono facilmente comprimibili. Quando cadono al suolo rimbalzano un poco e si sbriciolano facilmente. Non è difficile scambiare il graupeln con la grandine, dato che molto spesso è associato a sistemi temporaleschi e temperature al suolo generalmente superiori agli 0°C, con valori mediamente attorno ai 6/9°C. Al contrario della grandine, seppur da una prima vista simile, la neve tonda presenta caratteristiche differenti: il graupeln ha una colorazione bianco opaco, al contrario della grandine che invece si presenta bianca e lucida. Altra differenza della neve tonda è che risulta comprimibile, malleabile e tende a sbriciolarsi tra le dita, al contrario della grandine che ha una composizione più solida.