La carica di Giampà: «Livorno più forte e molto più cinico dell’anno scorso»
«Con l’entusiasmo, i tifosi sono l’arma in più»
LIVORNO. Il grave infortunio al ginocchio che ha avuto a metà maggio scorso lo ha portato a chiudere nel peggiore dei modi una stagione in cui, nonostante i risultati negativi della squadra, era riuscito a essere sempre protagonista in positivo. Adesso, dopo un’estate di durissimo lavoro tra piscina e palestra, Elia Giampà sta portando avanti il proprio percorso di recupero, con gli step più importanti ormai alle porte.
Il difensore non ha contratto con il Livorno, ma la società lo seguirà in questi mesi e lo valuterà in ottica mercato invernale. Le condizioni del classe 1998 sono in netto miglioramento. «Sto bene – esordisce Giampà -. Il ginocchio ha reagito al meglio ai carichi di lavoro che ho iniziato ad affrontare e dopo tanto lavoro di fisioterapia a breve potrò iniziare la riatletizzazione per poi tornare in gruppo».
Come l’ha vissuta l’estate da infortunato?
«Da un lato bene perché sono stato a Livorno e voi lo sapete meglio di me, qui si sta bene. Ho passato l’estate al mare insieme alla mia ragazza e ai tanti amici che ho in città. In parallelo ogni giorno ho fatto almeno quattro ore di fisioterapia. E comunque stare fuori dal campo è difficilissimo».
Di chi tempi si parla adesso per il recupero dopo l’operazione al legamento crociato?
«Tra poche settimane posso iniziare la preparazione atletica. L’obiettivo più vicino è correre sempre meglio e iniziare anche i contromovimenti. Non appena anche questo step sarà sorpassato potrò tornare gradualmente in gruppo allenandomi con il Livorno. L’augurio è di essere a posto per dicembre».
Ma lei non ha contratto, giusto?
«No, ancora no, ma questo lo valuteremo più avanti. Il mio obiettivo ora è solo tornare al 100% fisicamente».
Ha seguito tutte le partite della squadra dalla tribuna. Che impressione le ha fatto questo Livorno?
«Ho visto una squadra che, a differenza dello scorso anno, può giocarsela fino all’ultimo per la vittoria del campionato. Mi piace il cinismo che fin qui si è visto davanti e poi c’è l’importanza della piazza».
In che senso?
«Livorno è una piazza molto umorale, che può darti tanto quando vai bene, ma anche essere un peso quando le cose non girano. Adesso l’entusiasmo è tornato a livelli importanti e la squadra lo avverte. Con un dodicesimo uomo così parti sempre un po’ in vantaggio».
Chi sono le favorite in questo girone E?
«Per me Livorno e Grosseto sono al di sopra di tutto il resto. Ci sono squadre molto interessanti come Gavorrano, Pianese e Seravezza, ma il campionato se lo giocano quelle due».
E il Grosseto che è impressione le ha fatto?
«É una squadra solida sia in mezzo che dietro, mentre davanti hanno tre giocatori che da soli ti fanno essere una contender per il campionato. Hanno una rosa lunga, che per me aveva come unico neo quello del portiere, ma ho visto oggi (ieri, ndr) hanno ufficializzato un nuovo innesto».
E del Livorno invece che giocatori le sono rimasti maggiormente nell’occhio?
«Di sicuro Giordani. Lo conoscevo da avversario e so, avendolo affrontato, quanto sia fastidioso da marcare. In una squadra di Serie D lo prenderei sempre. E poi Bellini. Abbiamo giocato dieci anni insieme nel settore giovanile dell’Empoli, era il capitano. Conosco bene i suoi valori sia tecnici che caratteriali. E aspetto Sabattini».
Le piace come giocatore?
«Nelle amichevoli aveva mostrato colpi interessanti. Per me quando tornerà potrà far fare al Livorno un ulteriore salto di qualità».
E nel reparto difensivo?
«Per quello che ho visto fin qui Biagini è un ottimo portiere, molto affidabile e con le quote sappiamo bene che non è semplice trovare un giovane del genere. Mi piace Ronchi e penso che Nizzoli abbia grandi margini di miglioramento».
I tifosi le sono sempre stati molto vicino. In estate i post social che la riguardavano hanno avuto tantissimi commenti.
«Mi fa piacere, così come tutti gli incoraggiamenti che la gente mi fa quando mi vede per strada. Senza contare i messaggi arrivati in questi mesi. E’ un aspetto cruciale, che mi dà una carica in più. E poi allenarmi col Livorno sarà lo stimolo più grande che potrei avere».
Possiamo dire che scalpita a questo punto.
«Sì, non vedo l’ora. Dopo due anni di sacrificio e impegno mi piacerebbe prendermi qualche soddisfazione con questa maglia per cui ho sempre dato il massimo».