Il Tirreno

Grosseto

Sos sicurezza

Ladri scatenati in case e automobili nel paese, l’ipotesi: «Una banda»

di Matteo Scardigli

	Un tentativo di furto in un’auto ripreso da una telecamera privata
Un tentativo di furto in un’auto ripreso da una telecamera privata

Castel del Piano, la mappa dei colpi e le contromisure: intanto ecco il vertice fra la sindaca e il referente del gruppo di “Controllo del vicinato”

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CASTEL DEL PIANO. Un incontro ritenuto proficuo da entrambe le parti quello che si è tenuto ieri, sabato 13 dicembre, in municipio. Da un lato Claudio Rossi, referente del gruppo di “Controllo del vicinato”, dall’altro la sindaca Cinzia Pieraccini. Sul tavolo la raffica di furti e tentati furti – l’ennesima, ciclica – che sta attraversando il paese, e un obiettivo comune: incrementare la sicurezza.

Il momento di calma apparente è quello giusto per fare il punto sulla situazione sui colpi andati a segno e su quelli mancati: solo la settimana scorsa una mezza dozzina i tentati accessi in appartamento ma anche sulle auto parcheggiate fuori dalle case, mentre si parla di un paio di furti denunciati alle forze dell’ordine; solo nell’ultimo periodo. L’ipotesi è che si tratti di una banda.

«Molti cittadini riferiscono di aver visto la stessa auto, un vecchio modello, girare tra le zone più isolate. I malviventi verrebbero scaricati lì dov’è più facile muoversi (e scappare) a piedi e sempre a piedi tornerebbero a un punto “di raccolta” prestabilito», racconta Rossi, che insieme agli altri referenti del territorio – sempre di concerto con le forze dell’ordine – cerca di tenere sotto controllo la situazione. E disegna una mappa: «Tutta la parte di Ciaccine, Fonte Murata e strada di montagna». Proprio dove, poche sere fa, è stato segnalato un inseguimento da parte di tre pattuglie dei carabinieri.

Il referente del Controllo li chiama “addetti ai lavori”: «Sono organizzati, conoscono bene i posti e sanno come muoversi. E come sparire». E spiega che «si fanno pochi scrupoli a entrare nelle case, cercando di farlo nel pomeriggio (lunedì ne hanno “visitate cinque o sei) quando magari non c’è nessuno ma spesso trovano dentro i proprietari, e allora fuggono». Le macchine, in seconda battuta, diventano il loro l’obiettivo; anche, si ritiene ormai in paese, per un motivo ben preciso: «Proprio perché molti li hanno segnalato quel particolare modello di auto è possibile che, oltre a voler rubare, possano cercare di cambiare auto».

Di qui l’incontro in Comune. «Come amministrazione locale mettiamo in campo tutta la nostra volontà ma le risorse a nostra disposizione ci permettono di arrivare solo fino a un certo punto», premette la prima cittadina, che poi ricorda: «Nel 2024 (io sono sindaca da un anno e mezzo) abbiamo investito 50mila euro in Targamanent, che si sono rivelate molto preziose nelle indagini, e altri 5mila euro per le telecamere ambientali nel centro storico. E abbiamo istituito proprio il Controllo del vicinato».

Pieraccini, di conseguenza, sottolinea che «c’è un livello di sicurezza che compete allo Stato. Abbiamo partecipato a vertici con la prefetta, che ringrazio, per chiedere un maggior numero di professionisti presenti e con la capacità di intervenire, laddove chi fa la segnalazione non può: più personale, più pattuglie».

“Professionisti” è la parola chiave. «Il fenomeno è purtroppo diffuso a livello provinciale, è un problema senza colore politico. Ma le ultime notizie a livello nazionale parlano di turn over del personale non rifinanziato dal governo (la Finanziaria prevede anzi un taglio del 25%), di 4mila 500 nuovi agenti che entreranno il prossimo anno ma non saranno in grado di coprire nemmeno i 6mila pensionamenti. E Le pene del decreto Sicurezza sembrano più severe ma poi sono inapplicabili perché per gli incensurati presi in flagranza di reato c’è l’arresto e l’immediata rimessa in libertà, cosa che porta necessariamente alla reiterazione del reato», sostiene Pieraccini, che dal canto suo ringrazia i carabinieri per la «sempre preziosa collaborazione», preannuncia quindi nuovi investimenti del municipio: «Ci sono 7mila euro pronti altre telecamere ancora nei punti del paese scoperti e più critici, e lavoriamo sul potenziamento dell’illuminazione pubblica, che ha anche funzione di deterrenza, in centro storico e nel parcheggio dietro al Comune; ma al confine con il bosco – ammette – c’è poco da fare».

Chiosa Rossi: «Con la sindaca abbiamo concordato appuntamenti cadenzati. Speriamo davvero che la situazione migliori».

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