Ladri scatenati in case e automobili nel paese, l’ipotesi: «Una banda»
Castel del Piano, la mappa dei colpi e le contromisure: intanto ecco il vertice fra la sindaca e il referente del gruppo di “Controllo del vicinato”
CASTEL DEL PIANO. Un incontro ritenuto proficuo da entrambe le parti quello che si è tenuto ieri, sabato 13 dicembre, in municipio. Da un lato Claudio Rossi, referente del gruppo di “Controllo del vicinato”, dall’altro la sindaca Cinzia Pieraccini. Sul tavolo la raffica di furti e tentati furti – l’ennesima, ciclica – che sta attraversando il paese, e un obiettivo comune: incrementare la sicurezza.
Il momento di calma apparente è quello giusto per fare il punto sulla situazione sui colpi andati a segno e su quelli mancati: solo la settimana scorsa una mezza dozzina i tentati accessi in appartamento ma anche sulle auto parcheggiate fuori dalle case, mentre si parla di un paio di furti denunciati alle forze dell’ordine; solo nell’ultimo periodo. L’ipotesi è che si tratti di una banda.
«Molti cittadini riferiscono di aver visto la stessa auto, un vecchio modello, girare tra le zone più isolate. I malviventi verrebbero scaricati lì dov’è più facile muoversi (e scappare) a piedi e sempre a piedi tornerebbero a un punto “di raccolta” prestabilito», racconta Rossi, che insieme agli altri referenti del territorio – sempre di concerto con le forze dell’ordine – cerca di tenere sotto controllo la situazione. E disegna una mappa: «Tutta la parte di Ciaccine, Fonte Murata e strada di montagna». Proprio dove, poche sere fa, è stato segnalato un inseguimento da parte di tre pattuglie dei carabinieri.
Il referente del Controllo li chiama “addetti ai lavori”: «Sono organizzati, conoscono bene i posti e sanno come muoversi. E come sparire». E spiega che «si fanno pochi scrupoli a entrare nelle case, cercando di farlo nel pomeriggio (lunedì ne hanno “visitate cinque o sei) quando magari non c’è nessuno ma spesso trovano dentro i proprietari, e allora fuggono». Le macchine, in seconda battuta, diventano il loro l’obiettivo; anche, si ritiene ormai in paese, per un motivo ben preciso: «Proprio perché molti li hanno segnalato quel particolare modello di auto è possibile che, oltre a voler rubare, possano cercare di cambiare auto».
Di qui l’incontro in Comune. «Come amministrazione locale mettiamo in campo tutta la nostra volontà ma le risorse a nostra disposizione ci permettono di arrivare solo fino a un certo punto», premette la prima cittadina, che poi ricorda: «Nel 2024 (io sono sindaca da un anno e mezzo) abbiamo investito 50mila euro in Targamanent, che si sono rivelate molto preziose nelle indagini, e altri 5mila euro per le telecamere ambientali nel centro storico. E abbiamo istituito proprio il Controllo del vicinato».
Pieraccini, di conseguenza, sottolinea che «c’è un livello di sicurezza che compete allo Stato. Abbiamo partecipato a vertici con la prefetta, che ringrazio, per chiedere un maggior numero di professionisti presenti e con la capacità di intervenire, laddove chi fa la segnalazione non può: più personale, più pattuglie».
“Professionisti” è la parola chiave. «Il fenomeno è purtroppo diffuso a livello provinciale, è un problema senza colore politico. Ma le ultime notizie a livello nazionale parlano di turn over del personale non rifinanziato dal governo (la Finanziaria prevede anzi un taglio del 25%), di 4mila 500 nuovi agenti che entreranno il prossimo anno ma non saranno in grado di coprire nemmeno i 6mila pensionamenti. E Le pene del decreto Sicurezza sembrano più severe ma poi sono inapplicabili perché per gli incensurati presi in flagranza di reato c’è l’arresto e l’immediata rimessa in libertà, cosa che porta necessariamente alla reiterazione del reato», sostiene Pieraccini, che dal canto suo ringrazia i carabinieri per la «sempre preziosa collaborazione», preannuncia quindi nuovi investimenti del municipio: «Ci sono 7mila euro pronti altre telecamere ancora nei punti del paese scoperti e più critici, e lavoriamo sul potenziamento dell’illuminazione pubblica, che ha anche funzione di deterrenza, in centro storico e nel parcheggio dietro al Comune; ma al confine con il bosco – ammette – c’è poco da fare».
Chiosa Rossi: «Con la sindaca abbiamo concordato appuntamenti cadenzati. Speriamo davvero che la situazione migliori».
