Toscana, terra leader della nautica: le sfide del comparto – Video
Dalle caratteristiche dei nuovi armatori alla tendenza a imbarcazioni più grandi. Istituzioni e addetti ai lavori al meeting del Tirreno lanciano il nodo infrastrutture
VIAREGGIO. Si traccia la rotta del comparto nautico per navigare verso il futuro. Parole d’ordine innovazione, sostenibilità, tecnologie digitali e internazionalizzazione. Ma l’invito è a farlo con una logica larga. Sta qui la portata del meeting “Toscana Yachting Destination” promosso dal Tirreno in collaborazione con Navigo, che si è tenuto a Viareggio nella cornice del Principino Eventi di fronte a una platea di addetti ai lavori. Quello della nautica è un mercato vivace e in costante espansione, in particolare nel segmento degli yacht sopra i 30 metri.
Ed è proprio in questa fascia che la Toscana esprime il meglio delle proprie competenze produttive, con un vantaggio competitivo significativo anche in termini di posizionamento internazionale. Eppure, l’invito è a far tesoro di questo valore e adeguarsi alle nuove tendenze. Non ci gira intorno Leonardo Marras, assessore regionale Economia, attività produttive, politiche del credito, turismo e agricoltura: «È una leadership che va mantenuta. In questo settore la produzione ha dei tempi di realizzazione che permettono di guardare al futuro meglio rispetto ad altri con cicli più brevi».
La Yachting Destination è un obiettivo che vede la Regione operare insieme a Navigo. « Si tratta di mettere insieme in una logica comune l’accoglienza e i servizi turistici e della nautica, creando un’integrazione anche nella promozione», dice Marras.
E qui c’è un primo nodo: «Dobbiamo porci la domanda se i 17mila posti barca in Toscana sono in grado di accogliere le nuove imbarcazioni, per non creare un disallineamento pericoloso data la tendenza alla crescita di dimensioni. Uno dei punti su cui lavorare è l’adeguamento infrastrutturale».
All’introduzione del direttore del Tirreno Cristiano Marcacci, che ha coordinato i lavori è seguito l’intervento del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro che conferma: «per sostenere lo sviluppo del comparto, le infrastrutture sono un elemento determinante: i lavori per il sabbiodotto sono partiti. La Regione li ha finanziati, anche grazie a finanziamenti europei. Si confida che l’opera sarà portata a termine in qualche mese». Altro discorso la Via del Mare, di cui si parla da decenni. La Regione ha finanziato il primo lotto – dice il sindaco – per il quale è attualmente in corso la progettazione e si sono concluse le procedure di esproprio».
Ma esprime disappunto per il mancato accordo sull’autorizzazione complessiva dei due lotti e auspica che l’autorizzazione per il secondo lotto arrivi a breve. Inoltre, assicura che, qualora dovessero sorgere problemi di finanziamento per il secondo lotto, il Comune di Viareggio potrà farsene carico. E c’è poi l’obiettivo di trasformare l’ex caserma di piazza Mazzini in una scuola dei mestieri della nautica. Non si tira indietro il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale Davide Gariglio, che conferma l’impegno a servizio al comparto e sul fronte della formazione delle professionalità legate all’economia del mare. Mete in fila gli investimenti al porto di Livorno e quelli a Piombino, dove si prevedono spazi per nuovi cantieri nautici. «Sul canale dei Navicelli siamo impegnati in accordo con la Regione a finanziare il progetto per superarne i limiti strutturali per poi chiedere le risorse necessarie al ministero».
C’è un dato su tutti: la produzione del settore nautico toscano continua a crescere e sfiora il 40 per cento dei super yacht costruiti nel mondo. La Toscana continua a crescere, tanto che negli ultimi cinque anni la produzione è praticamente raddoppiata. Il vicepresidente Confindustria Nautica Alessandro Gianneschi sottolinea «l’importanza di fare sistema – dice – . Il dialogo tra istituzioni e imprese è un confronto necessario per la competitività e lo sviluppo del settore».
Il capo dipartimento per le Politiche del mare presso la presidenza del Consiglio dei ministri, Pierpaolo Ribuffo, parla di «un momento felice per la marittimità nazionale». E sottolinea che per la prima volta c’è un ministro per le Politiche del mare con un comitato che porta ad avere «una visione d’insieme con cui guardare al mare», coordinando le attività degli altri undici ministeri. «è al vaglio del parlamento il disegno di legge per la valorizzazione della risorsa mare in cui una parte importante è riservata alla nautica da diporto, agendo in termini di semplificazione», dice l’ammiraglio Ribuffo.
Che prosegue: «C’è un fenomeno di fuga dalla bandiera di armatori che si orientano verso bandiere Ue, ma con una normativa più attraente». E per stare agli aspetti più attinenti al meeting Ribuffo cita il tema della semplificazione delle autorizzazioni «per creare nuovi posti barca, di cui siamo carenti» e la riforma della disciplina dei dragaggi. Ma il meeting è anche l’occasione per un invito: «Questo è un settore che va a gonfie vele – sostiene: ed è questo il momento di guardare a che cosa va modificato per sostenerne la competitività».
