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Estate 2025 in Maremma, l'agosto-nero dei balneari: «Si lavora bene solo una settimana». Consumi in picchiata

di Sara Venchiarutti

	La spiaggia a Marina di Grosseto
La spiaggia a Marina di Grosseto

Noi tra gli stabilimenti di Marina di Grosseto: «Si è lavorato bene a Ferragosto, i periodi però sono più brevi». Le previsioni per settembre (non c’è troppo da sorridere)

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MARINA DI GROSSETO. «Com’è andato il mese di agosto? Chiamarlo mese è una battuta; agosto ormai è diventato una settimana in cui si lavora bene, ossia quella dal 10 al 16». Nell’ultima domenica del mese, con gli ombrelloni pieni al 40%, è questa la sintesi degli ultimi 31 giorni di lavoro per Federico Galli, titolare del Bagno Moderno a Marina di Grosseto. «Agosto – aggiunge – finisce con il 16. Da lì inizia un lento declino, si tiene fino al 22-25 ma non c’è più ricambio: vanno via in dieci e tornano in due». Intanto ieri, con il beneplacito di un meteo clemente, il suo stabilimento s’è rimpinguato con i turisti giornalieri, «una decina, la coda del fine settimana, che si sono aggiunti agli stagionali».

D’altronde a Marina di Grosseto l’ultima domenica d’agosto è un po’ così, sa d’estate e insieme d’autunno. Se il caldo sole era quello delle scorse settimane, nell’aria già s’avvertiva un che di settembrino. Così in spiaggia la gente c’era, e non era nemmeno poca tra bagno in mare, camminata sulla riva e relax sulla sdraio. Ma tra gli ombrelloni occupati da tali mare, borsoni e borsette ce n’erano anche di vuoti, qualcuno pure chiuso. Come a dire che il clou della stagione ormai è finito. E questo essere a metà è ben espresso dal fatto che allo stabilimento La Gondoletta il 50% degli ombrelloni era occupato. «Come presenze in spiaggia oggi (ieri, ndr) non possiamo lamentarci», dice la titolare Natalia Frattini, che ripensa a come è andato questo agosto: «Le settimane centrali – spiega – sono state sold out, le altre abbiamo lavorato con una decina di ombrelloni liberi. La gente ci va in spiaggia e quindi per le presenze al mare ce la siamo cavata». Il problema per Frattini è un altro: «Le persone si precludono la cena e il pranzo: preferiscono cenare a casa o portarsi un panino da mangiare in spiaggia». In ogni caso giugno è stato promosso – «abbiamo lavorato benissimo» – , poi luglio in discesa dopo la prima settimana e infine ad agosto «si è lavorato ma non come gli altri anni. Rispetto alla stagione 2024 – calcola Frattini – abbiamo rilevato una notevole diminuzione del turismo, di un 30%, soprattutto straniero». Il risultato è che spesso «siamo stati pieni il weekend, mentre durante la settimana avevamo ombrelloni liberi».

L’attenzione ai prezzi l’ha notata pure Riccardo Tomi, titolare dello stabilimento Gabbiano Azzurro, sempre sul lungomare di Marina. Oggi (ieri, ndr) abbiamo un’iniziativa con un gruppo locale di pallavolo che ha portato un po’ gente. Poi le presenze giornaliere sono arrivate. Certo – specifica – non è come due settimane fa, ma il lavoro c’è ancora grazie al bel tempo». Il punto è – e qui ci si allarga alla stagione – che «anche se la gente c’era, spendeva il minimo possibile. Mancava – spiega Tomi – la voglia d’estate: ecco, nessuno ha “festeggiato”. Si compra il gelato per i bimbi, ma a tanto altro le persone hanno rinunciato». Non all’ombrellone o alla sdraio, ma «a tutto il contesto: in molti preferivano portarsi cibo e acqua da casa». Fatto sta che per Tomi a essere «calati tantissimo sono i consumi, anche al ristorante, di un 30%. In ogni caso i turisti sono diminuiti rispetto all’anno scorso. Tanto che ho scelto di aumentare la fetta di ombrelloni riservati agli stagionali da 100 a 150. Gli incassi in questo caso sono diminuiti (di un 15-20%), perché di solito l’utente stagionale viene il fine settimana».

Questo però era l’unico modo per correre ai ripari. «Tempo fa – sottolinea Tomi – dal ponte di San Lorenzo fino al 22 lavoravi “a bomba”, ora invece questo avviene solo il weekend di Ferragosto; domenica 17 erano già tutti via. I periodi di vacanza sono molto più brevi». Tendenza, questa, che già si era affacciata durante gli anni scorsi, ma che «nell’ultima stagione – conferma anche Galli – l’ho notato di più. Ferragosto e sabato 16 erano praticamente sold out, erano liberi solo cinque ombrelloni. Gli altri anni però ero costretto a mandare via le persone perché non c’era posto: stavolta non è successo». Però sulla voglia di spendere dei clienti Galli ha notato qualcosa si diverso: «È mancata la quantità, ma non la qualità: chi veniva si godeva appieno la vacanza».

Intanto lo sguardo è rivolto verso settembre, con il dubbio quanto – e se – tenere aperti gli stabilimenti. «Non ho avuto tantissime prenotazioni per settembre, ma qualcuna in più c’è stata e questo mi fa ben sperare. In ogni caso la volontà – assicura Galli – è di tenere gli ombrelloni aperti per tutto il mese di ottobre. L’anno scorso lo abbiamo fatto, fino al 28 di ottobre». E sì, «è andata malissimo a causa del tanto vento. Però è per far vedere al turista che Marina è viva, che se vogliono stendersi al solo possono farlo». Perla prima settimana di settembre sono arrivate «una ventina» di prenotazioni alla Gondoletta. «Sono italiani. Lo straniero – spiega Frattini – difficilmente prenota l’ombrellone». Intanto «fino al 30 settembre saremo operativi, poi valuteremo».

Qualcuno che s’è prenotato per settembre c’è anche al Bagno Tirreno. «Settembre prendiamo quel che viene, quello che ti salva è l’alta stagione: agosto si è salvato, mentre a luglio c’è stata una flessione negativa a causa dell’economia», dice il titolare Bruno Dragoni. Loro resteranno aperti fino a metà settembre. «Poi vedremo tra tempo e prenotazioni».

Intanto il turismo a Marina di Grosseto sta un po’ cambiando. Almeno, è questa la percezione all’ufficio turistico. «Sempre più persone – spiega Loriana Canton – ci chiedono gli itinerari, di poter visitare borghi, anche i meno conosciuti». Questo soprattutto gli americani, in costante crescita: «Non ci chiedono i borghi da cartolina, ma quelli autentici». Insomma, «non è un turismo mordi e fuggi, ma si interessano a tutto, non vengono al mare per stare lì e basta». Dal Nord Europa sono arrivati tantissimi visitatori – portandosi dietro la bicicletta – per il turismo naturalistico. Poi «quest’anno per la prima volta – dice Canton – abbiamo visto qualche turista dal Sud America». E le sagre, per tutti, restano un must. «Ci chiedono sempre “ma dov’è che posso andare alla sagra ?”. 

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