Follonica, multato perché in bici contromano: «Ma solo per un metro e per sapere se una signora avesse bisogno di aiuto»
L’assessore alla sicurezza non ha dubbi e fa il punto: «Controlli più stretti contro le violazioni»
FOLLONICA. Nei giorni scorsi sono aumentate, anche su richiesta di numerosi turisti ed esercizi commerciali, i controlli della polizia municipale di Follonica nei confronti dei ciclisti, sia nelle isole pedonali sia nelle strade tradizionali che spesso vengono percorse contromano da chi sceglie il mezzo a due ruote per spostarsi.
Una rivoluzione insomma che per qualcuno sta diventando dolce-amara, che affianca la mobilità sostenibile a qualche comportamento comunque contrario al codice della strada e che adesso gli agenti del golfo hanno iniziato a reprimere come da normativa esistente ma, fino a oggi, difficilmente applicata non solo a Follonica ma proprio come criterio generale.
Qualche vittima dei verbali non ci sta e annuncia ricorso, come ha fatto un cittadino che su Facebook ha pubblicato la foto del verbale, 29,40 euro di sanzione amministrativa “per aver circolato su via Palermo in senso contrario a quello stabilito dalla segnaletica”, evidenziando poi sui social come avesse invertito il senso di marcia solo per un metro e per sapere se una signora avesse bisogno di aiuto. Ci penserà, probabilmente, un giudice a dirimere la questione ma rimane il netto giro di vite che gli agenti del golfo stanno mettendo in atto confermato anche dall’assessore alla sicurezza Giorgio Poggetti.
«Chi abita o lavora in alcune zone della città ci ha chiesto la presenza degli agenti per reprimere alcuni comportamenti scorretti degli utenti – dice Poggetti – e proprio Senzuno è uno dei quartieri interessati da questi fenomeni. Dopo un anno di sensibilizzazioni e informazioni stiamo iniziando a intervenire contro le violazioni anche se capisco che chi riceve una sanzione come quella segnalata possa agitarsi». In molti poi, visto che la segnalazione è finita sui social, hanno commentato quanto accaduto ma la maggior parte ha difeso il provvedimento adottato, segno evidente che molto probabilmente il fenomeno comincia soprattutto in estate ad avere delle dimensioni importanti, al netto del caso in questione sul quale, come anticipato dall’utente, sarà poi un giudice a decidere sulla regolarità della sanzione in caso di ricorso.