Esclusivo – Prato, le relazioni pericolose tra la sindaca e l’imprenditore. Le intercettazioni (anche su WhatsApp): «Grande vittoria», «Evvai, sono contenta»
Vent’anni di amicizia ma anche qualche frizione nei momenti critici. Significativo cosa emerge sull’impianto idroelettrico realizzato sull’Arno a Camaioni. In mano agli inquirenti ci sono anche centinaia di messaggi testuali e vocali su WhatsApp
PRATO. Ilaria Bugetti rimarrà per almeno una settimana tra color che son sospesi, in attesa di sapere se il gip Francesca Scarlatti, giovedì, vorrà aderire alla richiesta di arresti domiciliari per la sindaca accusata di corruzione in concorso con l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci. Intanto però prova far buon viso a cattiva sorte e anche ieri mattina ha indossato la fascia tricolore per inaugurare il nuovo magazzino della Protezione civile in via Orione, zeppo di politici e cronisti evidentemente più interessati agli sviluppi giudiziari che alle questioni di protezione civile.
Nel frattempo dalla miniera dell’ordinanza di custodia firmata dai sostituti Antonino Nastasi, Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli continuano a uscire pepite che raccontano anni di relazioni pericolose tra Bugetti e Matteini Bresci. Un “rapporto patologico” secondo i magistrati, non solo con la consigliera regionale e poi sindaca ma anche col tenente colonnello Sergio Turini, arrestato con Matteini Bresci l’anno scorso. Due vicende che si somigliano molto. Già nel 2024 il gip descriveva Matteini Bresci come «una persona assolutamente priva di scrupoli nel perseguire l’accrescimento della propria potenza personale». Se le accuse si riveleranno fondate, anche la sindaca potrebbe essere caduta nella sua rete. Lei di sinistra sostenuta da un imprenditore notoriamente di destra ma che non si fa problemi ideologici quando c’è da portare avanti i propri interessi. In mano agli inquirenti ci sono intercettazioni telefoniche tra i due a partire dalla primavera 2024, ma anche centinaia di messaggi testuali e vocali su WhatsApp a partire dal 2020, estratti dallo smartphone e di Matteini Bresci nell’ambito della precedente inchiesta, di cui questa è una costola.
La premessa su cui si regge l’intero castello accusatorio, il peccato originale di Ilaria Bugetti, è di essersi fatta assumere già nel 2016 (senza dirlo alla Regione) dalla società Brokertechno srl, controllata da Matteini, fino al giugno 2024, pur non avendoci mai lavorato nel primo semestre di quell’anno, e poi aver chiesto l’aspettativa alla vigilia delle elezioni amministrative: una «reazione strumentale ma inevitabilmente tardiva» scrivono i magistrati. Tutto quello che farà in seguito viene letto tenendo presente questa circostanza.
Qui comando io
Già nelle intercettazioni del 2024 Matteini proclama: «In questo comune (Cantagallo, ndr) comandiamo io e Giovanni (Santi) perché tutto si muove coi finanziamenti di Colle e Beste e ti dico è un rapporto meraviglioso perché il comune è cresciuto». Il 15 dicembre 2023 Matteini ha già scelto la candidata Bugetti: «Lei è un attrezzo mio da una vita, lei il ruolo ce l’ha di sicuro ed è anche una con le palle, è una figliola intelligente, te la conosci bene Ilaria Bugetti, perché il centrodestra se si presenta con lui (Gianni Cenni, ndr) le elezioni non le vince e lei è già stata “benedetta” e quindi abbiamo per cinque anni qualcuno che ci ascolta». Per i magistrati di tratta di una “benedizione massonica” dal 2020.
Il voto della loggia
A febbraio Matteini Bresci, già venerabile maestro della Gran Loggia d’Italia di via Lazzerini (ora in sonno) al telefono rivendica di averla fatta eleggere raccogliendo 4.000 voti con un “ordinino” ai confratelli.
Il depuratore che non depura
La depurazione è uno degli interessi strategici di Matteini e del Gruppo Colle. «Io nella mia vita con l’acqua ho mangiato pei fohi e l’ho ricacata al cesso, lo racconto a tutti – dice al telefono probabilmente riferendosi ai suoi primi passi – Nell’81 avevo un impianto che non depurava nemmeno il piscio del gatto, bene, e sono sempre stato in tabella C. Mi hanno beccato solo una volta con il ph a 9,6 perché sbagliai a dosa’ la calce. Non avevo nessun problema, ne ho fatte di tutti i colori, sotto la fabbrica è pieno di cunicoli, ci vorrebbero 18 battaglioni del Nas per capire dove passa l’acqua».
Il bastone e la carota
Il rapporto con Ilaria Bugetti, che conosce da più di 20 anni, però non è sempre idilliaco. «Le ho detto non mi passare fuori dalle strisce perché ti schiaccio, attenta eh, molto attenta devi stare, rileggiti la storia da quando eri assessore, sempre accanto ti sono stato, e chi te la fatta fare la rimonta sul Ciolini, quei 4.000 voti li hai fatti quando sei uscita dalla Gran Loggia d’Italia (la sede), e qualcuno te l’ha anche detto, hai fatto l’accordo coi massoni, certo che hai fatto l’accordo coi massoni, l’hai fatto con me. Tra l’altro, questo tienitelo per te, anche Gianni Cenni è massone. L’alternativa a un massone? Un altro massone».
La bocciatura di Biffoni
Siamo a marzo 2024 e Matteini Bresci si lamenta con Alessio Bitozzi del Consorzio Progetto Acqua: «L’approccio di Biffoni (sindaco, ndr), Faggi (vice) e Ciolini (Estra e Alia) non è stato quello che ci aspettavamo per far crescere le aziende, abbiamo fatto una dichiarazione di intenti. Le ho detto (a Bugetti, ndr): il tuo compito se sarai eletta sindaco sarà di far rispettare alla Multiutility questa dichiarazione d’intenti. Ilaria lo sai che ti voglio bene, lo sai bene che sei una mia creatura perché quando hai inculato Ciolini chi te l’ha fatto inculare so stati gli omini col cappuccio nero. Quando il 13 vengo eletto (presidente della Sezione sistema moda di Ctn, ndr) tu vieni in Ctn e noi ti diciamo di cosa abbiamo bisogno.
L’impianto idroelettrico
Uno dei pallini di Matteini Bresci è l’impianto idroelettrico realizzato sull’Arno dalla sua Hge a Camaioni, tra Carmignano e Montelupo. Per quell’impianto voleva chiedere un finanziamento di 20 milioni di euro al Gestore servizi energetici del ministero dell’Economia). E per quasi un anno tormenta Ilaria Bugetti con continue richieste di intervento al limite dello stalking per ottenere un decreto favorevole dalla Regione. Lei, secondo i magistrati, si mette a disposizione, fa pressione sugli uffici e finalmente il 4 febbraio 2021 il decreto esce. Lui commenta: «È una grande vittoria, soprattutto tua, ora tutti zitti, Ciuoffo in testa (Stefano Ciuoffo, l’assessore regionale che evidentemente non era d’accordo, ndr)». Lei risponde: «Evvai, sono contenta». Il decreto regionale rettifica il quantitativo di acqua che si può prelevare e la Hge si piazza 24ª su 105 per la concessione incentivi energetici.
Il pranzo segreto
Il 4 settembre 2020, prima delle regionali, Matteini Bresci organizza un pranzo con la consigliera Bugetti e tre confratelli massoni, Luciano Angioli, Pier Luigi Restelli e Alberto Cipriani. Lei chiede di scegliere un ristorante parecchio riservato. Loro promettono di cercare voti. Il 22 settembe, a urne chiuse, lui esulta: «Ora abbiamo un contatto a Firenze», un po’ come il famoso “Abbiamo una banca” di Piero Fassino.
Il “programma elettorale”
In un’altra intercettazione del 2024 Matteini Bresci espone una sorta di programma elettorale per quando sarà a capo della Sezione sistema moda di Ctn: «I lanifici? Quattro stronzi con tre lire. Io sarò il presidente di tutti contro i nemici, l’Arpat che sta facendo diventare tutti matti in Toscana e ci chiede di fare le fognature separate, e i burocrati. Siamo ostaggio dei burocrati, ci devi liberare da questa gente. Hanno rotto il cazzo. Lo mettiamo quest’ufficio per portare una valanga di soldi a Prato? Al decoro del Macrolotto zero ci dovete pensare voi. Ora vinci queste elezioni e poi però mettiamoci a sedere».