Il Tirreno

Firenze

Elezioni

Chi sono i non eletti fiorentini

di Luca Gasperoni

	Angela Sirello (FdI) e Federica Picchi (FdI)
Angela Sirello (FdI) e Federica Picchi (FdI)

C’è chi lascia il Parlamento e chi invece si è fermato a un passo dal sogno romano. A guidare la pattuglia dei delusi è il centrodestra, seguono a stretto giro i dem

28 settembre 2022
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FIRENZE. C’è chi lascia lo scranno sperando in un ritorno e chi si ferma a un passo dall’inedito sogno romano. Sono politici della vecchia guardia e militanti emergenti, trasformisti e comparse, a comporre il variegato esercito degli sconfitti della tornata elettorale all’ombra del Duomo. A guidare la pattuglia dei delusi è il centrodestra che al netto dell’affermazione regionale trova il muro dell’ultimo avamposto rosso. Seguono a stretto giro di posta i dem, accompagnati dagli esponenti del terzo polo e dai pentastellati. Discorso invece chiuso in partenza per i candidati di +Europa, Impegno civico, Italexit e Unione popolare. Nella coalizione di centrodestra manca il grande salto a Roma il tridente femminile schierato da FdI nei collegi uninominali fiorentini: la consigliera del Q5, Angela Sirello, la consigliera di Rufina, Chiara Mazzei e la produttrice cinematografica, Federica Picchi. Una missione difficile che le ha viste capitolare contro avversari meglio attrezzati e più conosciuti sul territorio. Così come il consigliere comunale di Pontedera, Matteo Bagnoli, terzo nel proporzionale. In casa Lega rimangono fuori dal Parlamento i due candidati provenienti da Palazzo Vecchio, il capogruppo consiliare Federico Bussolin e la consigliera Michela Monaco, rispettivamente terzo e quarta nel listino plurinominale della Camera. Stessa sorte tocca alla vicesindaca di Pisa e coordinatore provinciale di Forza Italia, Raffaella Bonsangue, capolista nel listino. Nella città argine della destra, come rivendicato dal sindaco Nardella, il Pd sorride ma conta comunque delle assenze. A far rumore è la mancata rielezione dopo quasi un decennio in Parlamento della sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, Caterina Bini, terza nel proporzionale fiorentino. Dietro di lei il sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, che lascia quindi il Mugello senza rappresentanza. Tra gli alleati rimane a piedi all’ultimo minuto anche il co-portavoce regionale di Europa Verde, Eros Tetti, capolista nel proporzionale del Senato. Dai cugini di Italia Viva salta il turno a sorpresa il deputato di Sesto Fiorentino, Gabriele Toccafondi, in passato sottosegretario all’Istruzione, sconfitto nell’uninominale di Firenze provincia e senza paracadute. Mentre resta come vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi che nonostante il buon risultato è stata battuta da Cucchi nella corsa al Senato. Per il redivivo Movimento 5 Stelle rimangono fuori l’architetto, Claudio Cantella e l’assistente della segretaria grillina in Consiglio regionale, Maria Letizia Magnelli, entrambi impegnati direttamente nei collegi uninominali. Senza dimenticare il grande assente della corsa elettorale, l’avvocato fiorentino ed ex Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ’trombato’ dalle liste con la regola del doppio mandato. Discorso a parte per le forze politiche che non sono riuscite a superare la soglia di sbarramento a livello nazionale. In prima fila c’è +Europa che si ferma a un soffio dal quorum e chiederà il riconteggio. Al momento missione fallita per Federico Eligi, Agnese Balducci e Desideria Mini del listino fiorentino. Scenario identico per Impegno Civico, con la deputata Federica Daga, grillina della prima ora poi passata con Di Maio, che vede sfumare il terzo mandato. Chiudono la carrellata dei delusi la parlamentare pentastellata di Reggello, Yana Chiara Ehm, che dopo aver cambiato tre gruppi in Parlamento ha corso per Unione popolare e la giudice pisana no vax, Lina Manuali, in campo sotto le insegne di Italexit.

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