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Empoli, quasi 5 anni e 3,2 milioni di euro per la rinascita degli ex Macelli

di Francesco Turchi
L’area degli ex Macelli
L’area degli ex Macelli

Stessa cifra anche per realizzare la passerella ciclopedonale Tinaia-Limite

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EMPOLI. Un “pezzo” della storia di Empoli pronto a rinascere. E un altro che invece debutterà. Due opere diverse, accomunate dalla mole del costo (oltre 3 milioni di euro ciascuna) e dall’obiettivo: la rigenerazione lungo l’asse del fiume. Entra nel vivo il piano “Arno Vita Nova”, presentato dagli enti come «un grande percorso per la riqualificazione urbana di aree degradate e dismesse», per «raccordare e armonizzare i territori che si sviluppano attorno al fiume, prescindendo dai confini amministrativi». Tutto questo attraverso quattro opere: il recupero di Palazzo Ghibellino, il restauro di Porta Pisana, la nuova vita degli ex Macelli e la realizzazione di una passerella ciclo-pedonale sull’Arno, tra Limite e Tinaia. Per quanto riguarda gli ultimi due progetti, l’amministrazione comunale di Empoli ha approvato gli indirizzi della progettazione, definendo tempi e obiettivi.

La rinascita

Per quanto riguarda il complesso degli ex Macelli, che sorge lungo la riva sinistra dell’Arno, a ridosso della Tosco Romagnola, «si prevede di collocare nel corpo principale un mercato coperto, finalizzato a promuovere le realtà locali e i prodotti territoriali, attivato mediante un partneriato pubblico-privato con le associazioni di categoria che operano nel territorio». Ma all’interno del complesso, costruito in varie fasi a partire dal 1866, alla seconda metà dell’Ottocento, «potranno trovare posto laboratori artigianali e spazi polifuzionali, destinati alla formazione, all’alternanza scuola-lavoro, all’apprendimento e al futuro inserimento dei soggetti fragili nelle realtà lavorative locali». Tutto questo cancellando «il degrado ambientale dell’area». Il costo previsto dell’operazione è di 3,2 milioni di euro, finanziati per l’80% dalla Regione e per il 20% dal Comune. Con il documento di indirizzo alla progettazione, firmato dalla responsabile del settore Lavori pubblici e patrimonio, Roberta Scardigli, viene fissato anche il cronoprogramma, che prevede una prima fase di progettazione che si concluderà entro la fine dell’anno; nel 2025 è prevista tutta la fase che porterà all’aggiudicazione dei lavori, con la firma del contratto a inizio 2026; subito dopo partiranno i lavori che dovrebbero concludersi nel secondo trimestre del 2029. Dunque, indicativamente, per vedere i “nuovi” Macelli ci sarà da attendere almeno 4 anni e mezzo.

«La riqualificazione del complesso degli ex Macelli è un obiettivo di lunga portata dell'amministrazione comunale - sottolinea l’assessore Simone Falorni - . Lo stanziamento da 3,2 milioni di euro è funzionale a riportare a nuova vita un complesso attualmente utilizzato solo in parte e bisognoso di riqualificazione, in una zona strategica come quella di via Rozzalupi attualmente sede di un presidio sanitario importante. Sebbene sia prematuro indicare a quali funzioni verranno adibiti i nuovi spazi, pensare a una commistione tra esigenze sociali e lavorative rispecchia pienamente il lavoro fatto per il progetto Arno Vita Nova».

In bici o a piedi

Una tempistica molto simile a quella che porterà alla realizzazione della passerella ciclopedonale tra Limite e Tinaia, che nascerà per «migliorare le connessioni tra le due rive e tra i principali punti infrastrutturali di servizi e produttivi del territorio, quali la stazione ferroviaria di Empoli, l’ospedale, il polo sportivo di Serravalle, i principali poli scolastici e le aree produttive», incentivando la mobilità sostenibile tra due «comunità oggi completamente separate tra loro anche se storicamente e culturalmente connesse». La posizione della passerella è stata individuata partendo da un importante valore storico esistente: la cosiddetta “nave”, una zattera utilizzata nel periodo estivo, che si muove attraverso una fune collegata alle due sponde. In questo caso la spesa prevista è di 3,3 milioni di euro (sempre garantiti per l’80% dalla Regione e per il 20% dai Comuni di Empoli e Capraia e Limite). Molto simile anche il cronoprogramma: inizio della progettazione entro la fine dell’anno, opera completata nel secondo trimestre del 2029.

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