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Miss Toscana, scontro sulla location «Su di noi fango e accuse assurde»

Nella foto Paolo Antilli con la Miss Italia in carica Francesca Bergesio
Nella foto Paolo Antilli con la Miss Italia in carica Francesca Bergesio

L’organizzazione risponde alle critiche: «Valutiamo lo stop alle attività»

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CASTELFIORENTINO. Pubblico delle grandi occasioni, apprezzamenti, ma anche critiche (politiche) che hanno accompagnato la finalissima di Miss Toscana a Castelfiorentino e che hanno spinto l’associazione organizzatrice a valutare l’eventuale stop alle attività. Polemiche concentrate soprattutto sul cambio di location – in piazza Kennedy – che ha portato Fratelli d’Italia a mettere sotto accusa l’organizzazione.

Paolo Antilli, presidente del Centro commerciale naturale Tre Piazze, che per il secondo anno consecutivo ha realizzato la manifestazione insieme a Syriostar, respinge le accuse e passa al contrattacco. «Sono dispiaciuto e molto rammaricato – sottolinea – perché di solito a fine manifestazione si tirano le fila, analizzando quello che è andato bene e cercando di capire quali sono gli aspetti da migliorare. Sono felicissimo della serata e di come si è svolta, mi è piaciuto molto come il paese ha accolto tutta la carovana delle ragazze ed è sotto gli occhi il fatto che le attività hanno avuto un riscontro importante: alberghi, bar, ristoranti e attività economiche hanno avuto modo di lavorare con ottimi risultati. Sono invece molto dispiaciuto degli attacchi ingiustificati di Fratelli d’Italia che ha insinuato il fatto che io sia stato ricattato, non si capisce da chi, e di conseguenza sia stato costretto a far traslocare l’evento. Come comunicato più volte la piazza che abbiamo scelto quest’anno è più grande e ci ha dato la possibilità di avere più spazio per il pubblico e per il palco e la passerella che erano molto più grandi».

Accuse mosse anche dalla Lega in merito alla richiesta del pagamento del biglietto di ingresso per assistere a quello che era «un evento aperto». Secondo queste accuse «avrei commesso un abuso ai danni dei cittadini e godrei di favoritismi dall’amministrazione», sottolinea Antilli.

«Tutto questo – aggiunge – ci lascia basiti perché la nostra associazione lavora per il bene degli associati e della comunità, ma c’è chi non perde occasione di contestare tutto, sparando fango e accuse assurde con il solo scopo di mettere in cattiva luce Castelfiorentino. Stiamo valutando – conclude Antilli – anche la possibilità di chiudere l’associazione e di lasciar perdere qualsiasi altro evento. Se c’è chi, dopo aver lanciato queste accuse gratuite e ingiustificate, vuole prendere il nostro posto si faccia avanti».

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