Estate 2025, la spiaggia di Forte dei Marmi? Sempre meno fortemarmina: i motivi e cosa c’è dietro alla nuova tendenza
Gli storici imprenditori locali vengono sostituiti da forestieri e la politica inizia a interrogarsi su come garantire ai residenti strutture e servizi a prezzi accessibili a tutti
FORTE DEI MARMI. Spira un’aria caldissima dalla spiaggia e non è una bizza del tempo o una curiosità meteorologica, è solo l’effetto che hanno avuto le gare di assegnazione delle due spiagge comunali attrezzate tuttora in corso, ma che sembra che possano vedere arrivare nuovi imprenditori, anche loro non nati all’ombra del Fortino. E la vicenda pare avere destato finalmente l’attenzione dei residenti sulla questione balneare, che si può riassumere con l’arrivo di tanti nuovi imprenditori, più tende e meno ombrelloni sull’arenile e prezzi e ristorazione da supervip.
Una svolta sulla quale i politici iniziano a interrogarsi (tardivamente) e a chiedersi se dare vita a consigli comunali straordinari o a commissioni speciali per sviscerare la delicata questione. La verità vera però è che è tempo di prendere atto che qui sono state create le condizioni per attirare tanti imprenditori forestieri che sono legittimamente subentrati nelle concessioni di Forte dei Marmi, al punto che sono ormai maggioranza rispetto alle famiglie storiche della spiaggia. Ed altri ne arriveranno sicuramente, perché ci sono almeno altri 4, 5 grandi alberghi che ovviamente si doteranno di uno stabilimento balneare. Così le famiglie tradizionali che hanno gestito e fatto la fortuna degli stabilimenti balneari del Forte saranno solo un ricordo. Si dirà “grazie alla Bolkestein!” ma la direttiva europea questa volta non c’entra niente, anche perché proprio il rinvio delle evidenze pubbliche al 2027 che il Comune ha voluto fare, credendo forse di dare una mano ai concessionari locali, farà sì che quando le gare scatteranno saranno partecipate solo dai nuovi proprietari degli stabilimenti balneari. A Forte dei Marmi del resto abbiamo continuato a lucidare il brand e adesso è così visibile e luminoso che attira investitori e imprenditori desiderosi di spendere qui per trarne profitto.
Il mondo politico comunque si interroga. Abbiamo appreso negli ambienti politici che la gara di assegnazione delle spiagge attrezzate potrebbe essere stata l’ultima: infatti proprio a causa della necessità di trovare spiagge per i residenti, la prossima volta, dopo il 30 settembre 2027 quando scadranno le attuali assegnazioni, le spiagge comunali attrezzate potrebbero diventare veramente spiagge per i fortemarmini nel senso che la parte ricettiva sulla spiaggia e la balneazione saranno affidate probabilmente all’Azienda Multiservizi, com’era del resto tanti anni fa, e c’è anche da augurarsi che per l’occasione arrivi un vento calmieratore dei prezzi, visto che a Marina di Pietrasanta, per esempio, sono già assai più bassi che al Forte. Poi magari verranno assegnate, quelle sì, le licenze di bar e ristorazione, ma quella è tutta un’altra storia.
Inoltre sta crescendo la voglia presso i politici di anticipare le aste, cioè di partire finalmente con queste evidenze pubbliche, magari trovando una motivazione giuridica per favorire chi si impegnerà a ospitare, per esempio, una percentuale minima del 10-20% di residenti in modo tale da garantire comunque una ricettività globale della spiaggia idonea a soddisfare le esigenze di chi abita in questo paese. Non sappiamo al momento se un’eventualità del genere potrebbe essere presa in considerazione realmente e non vada ad infrangere qualche altro diritto, però sarebbe già un bel inizio.
Riguardo invece alla possibilità di creare nuove spiagge comunali c’è sinceramente da essere perplessi, nel senso che il Comune non potrà comunque acquistarle sic et simpliciter come fanno i privati. Forse si potrà in fase di evidenze pubbliche volute dalla Bolkestein riservare alcune spiagge ai cittadini, ma anche qui sarà durissima stabilire i criteri con i quali queste verranno scelte. E con i residenti senza bagni o emigrati se va bene al Fiumetto o al Cinquale, verrebbe anche da domandarsi se l’amministrazione Murzi abbia veramente interesse a trascinare tutto al 2027, quando ci saranno pure le nuove elezioni amministrative.