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Livorno, sente una richiesta di aiuto e si ferma ma viene aggredito con un coltello: «Voleva rubarmi la Smart»

di Claudia Guarino

	I carabinieri in piazza del Luogo Pio a Livorno
I carabinieri in piazza del Luogo Pio a Livorno

È successo sul ponte di Santa Trinita. Il racconto di Tommaso: «Ho evitato il fendente poi gli ho dato un calcio e lui è fuggito»

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LIVORNO. Il grido, disperato, nella notte: «Aiuto, aiuto, aiutatemi». In quel momento passa un’auto: «Cos’è successo? ”, chiede il conducente. Poi si ferma e apre lo sportello. Davanti a lui c’è un uomo con il suo doberman. Succede tutto in una manciata di secondi. L’uomo sguaina un coltello e tenta di colpire l’automobilista. «Esci dalla macchina – gli grida contro – . Esci subito». 

«Ho evitato il fendente – racconta il 32enne livornese Tommaso, che in quel momento si trovava a bordo di una Smart – e ho dato un calcio a quell’uomo. Lui è finito a terra e poi è scappato. Ho anche provato a rincorrerlo». Ma non è riuscito a raggiungerlo. «Posso dire che mi sia andata bene, ma che cosa sarebbe successo se avessi avuto un’auto a cinque porte o se al posto mio ci fosse stata una ragazza o una persona cardiopatica?». Ma andiamo con ordine.

Sono da poco passate le 23,30 di giovedì 15 maggio. Tommaso sta tornando a casa dal lavoro e, a bordo di una Smart, viaggia lungo via della Cinta Esterna in direzione del centro.

Una volta arrivato sul ponte di Santa Trinita, sente una persona che grida. «Ho visto un ragazzo con un doberman al guinzaglio. Chiedeva aiuto perché, diceva, non sapeva come fare con il suo cane, che stava cercando di morderlo». A quel punto Tommaso accosta l’auto e si ferma, abbassa il finestrino e inserisce le quattro frecce. «Gli ho chiesto se avesse bisogno d’aiuto e lui mi ha detto di sì, perché non sapeva come fare. A un certo punto me lo sono trovato accucciato accanto allo sportello dell’auto, sembrava stesse cercando di calmare il cane».

L’ignaro automobilista, quindi, pensa di avvicinarsi. «Nel momento in cui ho aperto uno spiraglio quell’uomo si è alzato di scatto e ha aperto lo sportello. “Esci dalla macchina”, ha gridato mentre tentava darmi una coltellata. Ma mi sono spostato e non è riuscito a colpirmi. Poi, appena ho potuto, l’ho spinto fuori col piede». E il malvivente è finito a terra. Poi ha afferrato il cane e si è allontanato a piedi, correndo. «Ho iniziato a inseguirlo ma, rendendomi conto che avevo lasciato le chiavi attaccate al quadro dell’auto, sono tornato indietro pensando che potesse avere un complice pronto a rubarmi l’auto».

Chiusa la macchina, Tommaso si è rimesso sulle tracce dell’uomo «ma quando sono arrivato dal benzinaio era già lontano. Aveva imboccato le vie della Venezia dopo aver attraversato piazza del Luogo Pio. A quel punto ho chiamato il 112 e hanno inviato una pattuglia dei carabinieri, da cui sono poi andato oggi a sporgere denuncia». La speranza è che le forze dell’ordine possano risalire all’identità dell’uomo e potrebbero essere utili le immagini delle telecamere presenti in zona.

Tommaso, da parte sua, dice di non aver mai visto quella persona prima. «Era italiano, parlava con un accento simile al fiorentino e credo avesse una quarantina d’anni. È incredibile. Mi sono fermato per aiutare una persona e invece mi sono trovato minacciato con un coltello».

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