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Forte, “Crazy Pizza” si prende una pausa: i motivi dello stop. La proprietà: «Ecco com’è andata l’estate»

di Luca Basile

	Il Crazy Pizza a Forte dei Marmi
Il Crazy Pizza a Forte dei Marmi

La parentesi invernale servirà a completare alcuni lavori rimasti in sospeso: «Nel mese di agosto molte serate all’insegna del tutto esaurito»

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FORTE DEI MARMI. “Arrivederci” a marzo. 2025. Cala il sipario sul “Crazy Pizza”, il locale griffato Flavio Briatore inaugurato il 12 luglio scorso sulle ceneri dell’ex Bread lungo il viale Morin, a due passi da piazza Marconi. Come molte altre attività in terra di Versilia, la pizzeria cinque stelle, quanto meno come tariffario, cede infatti al letargo invernale dando appuntamento alla prossima primavera.

Uno stop, dopo due mesi e mezzo di attività estiva, in realtà preventivato visto che Briatore&co avevano da tempo messo in agenda una serie di lavori da portare a compimento nella parte interna del locale. Lavori non prioritari nei mesi estivi, ma assolutamente necessari per riqualificare, a pieno regime, un’attività che dal 12 luglio al 29 settembre, data di chiusura, ha registrato un buon movimento di presenze.

«Possiamo dire di essere soddisfatti: in particolare nel periodo “caldo” della stagione, nel mese di agosto abbiamo registrato molte serate all’insegna del tutto esaurito. L’investimento fatto è stato importante ed è ferma intenzione del gruppo proseguire e portare avanti il marchio “Crazy Pizza” a Forte dei Marmi» fanno sapere i referenti del locale.

Il “Crazy Pizza” ha dato lavoro, sempre nei mesi estivi a una ventina di persone (la maggior parte versiliesi), con una dote di 100 posti a sedere nelle diverse sale e ancora con amministratore unico Dimitri Kunz. A fare la “ differenza” e soprattutto a fare discutere, come da premessa, sono stati i costi delle singole pizze: dalla più economica quella al pomodoro semplice, 16 euro alla classica Margherita, 18 euro per poi arrivare a quelle più onerose. Come la pizza al tartufo e bufala: 62 euro, la pizza con il prosciutto San Daniele 37 euro, al salmone 35 euro, la Parmigiana 28 euro. E poi il più che classico Calzone 32 euro, quella con pomodoro, bufala e Pata Negra 60 euro, la Catalana 36 euro, mentre per focaccia con stracchino si spendono 32 euro.

L’idea di Briatore&co è quella, a quanto pare, di valorizzare ulteriormente il locale con nuove proposte: da qui i lavori in agenda e, si sussurra, un potenziamento, dal punto di vista numerico, del personale. 

 

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