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Polizia

Viareggio, presa la banda del tombino: due arresti dopo la spaccata al bar “Why Not”

di Roy Lepore
Viareggio, presa la banda del tombino: due arresti dopo la spaccata al bar “Why Not”

Uno di loro era già stato denunciato per un colpo simile: ora è in carcere

09 giugno 2023
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VIAREGGIO. La banda del tombino è in trappola. I ladri che utilizzano la ghisa che ricopre i pozzetti sulla strada per infrangere le vetrine e mettere a segno furti sono stati fermati. I poliziotti della squadra volante li hanno colti sul fatto poco prima dell’alba di ieri e li hanno arrestati. Si tratta di un 36enne di Pietrasanta e un 43enne di Prato. Sono finiti in manette per il reato di concorso in furto aggravato e continuato e porto non giustificato di attrezzi atti a offendere e allo scasso. Quando sono stati bloccati dalla polizia avevano appena messo a segno un colpo all’interno del bar “Why Not” in via Aurelia Nord davanti al supermecato Esselunga.

Attorno alle 5 un cittadino ha chiamato il 112 riferendo che stava assistendo a un furto nel bar e che uno dei ladri, dopo avere sfondato la vetrata con un tombino, era entrato e poi uscito dal locale salendo a bordo di una Smart (risultata poi rubata a una cliente del bar), dove lo attendeva un complice con cui si era allontanato ad alta velocità in direzione della stazione ferroviaria.

La volante ha intercettato la macchina in via Mazzini e, dopo un breve inseguimento, è riuscita a bloccarla all’altezza della Torre Matilde. I poliziotti hanno perquisito la vettura, all’interno della quale sono stati rinvenuti il registratore di cassa del bar. Con sé i due arrestati avevano un coltello, un taglierino e una torcia. Dal Commissariato, dove sono stati portati per completare l’identificazione, sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ieri mattina in tribunale a Lucca si è svolta l'udienza che ha convalidato gli arresti.

Il 36enne di Pietrasanta, che il 26 luglio scorso era stato denunciato dalla polizia per episodi simili, è stato rinchiuso in carcere in attesa dell’udienza di merito fissata a luglio. Per il 43enne di Prato è invece scattato solo il divieto di dimora nel comune di Viareggio.

Sul bancone del bar è rimasta un' impronta del malvivente. Adesso le indagini serviranno a stabilire se i due siano responsabili di altre spaccate avvenute in questi ultimi tempi in città.

Sabato scorso con un tombino era stato colpito il ristorante La Darsena, da dove erano state portate via bottiglie di champagne.

Con quelli di ieri mattina sono tredici gli arresti effettuati dai poliziotti del Commissariato di Viareggio negli ultimi due mesi. Da aprile ad oggi sono state anche denunciate a piede libero 34 persone per reati contro il patrimonio. A questo proposito il questore Dario Sallustio tiene a rimarcare l’importanza della collaborazione dei cittadini con le forze di polizia, collaborazione che spesso si rivela decisiva per la buona riuscita di un intervento, come dimostra quello che è avvenuto ieri mattina.
 

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