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Caro energia e bollette pazze: «Fate attenzione ai contatori»

di Antonio Scuglia
Caro energia e bollette pazze: «Fate attenzione ai contatori»

Alla Confconsumatori di Forte dei Marmi il caso di un cittadino. che aveva ricevuto una richiesta di 12mila euro per una vecchia utenza

26 settembre 2022
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VIAREGGIO. Un associato della Confconsumatori, titolare di una utenza commerciale, ubicata in un locale comunque già non più nel suo possesso, riceve una lettera di richiesta di pagamento da parte di una società di recupero crediti per una fattura del gas di più di 12. 000 euro. Allarmato, si reca al vicino punto presente nella sua zona e gli viene consegnata questa fattura che peraltro lui non aveva mai ricevuto.

Racconta l’avvocato Francesca Galloni, titolare dello sportello Confconsumatori presso il Comune di Forte dei Marmi: «L’utente si reca subito da noi per fare reclamo e la Confconsumatori invia la contestazione, facendo presente che la lettura indicata non corrisponde assolutamente ai consumi effettuati dall’utente, imputando nella fattura la società circa un consumo di oltre 12. 000 metri cubi di gas in soli 7 mesi». Per fortuna «al momento del rilascio del locale il nostro associato aveva fatto la lettura del contatore, potendo così dimostrare facilmente il reale consumo e il macroscopico errore della società».

Dopo un lungo scambio di corrispondenza e dopo l’intervento del distributore veniva finalmente rettificata la lettura, «che non è dato sapere da dove potesse risultare» e con grande soddisfazione dell’utente e anche di Confconsumatori l’intera fattura è stata annullata».

Un caso emblematico

Purtroppo non è la prima volta, anzi accade spessissimo che allo sportello si rechino persone con questa problematica rappresentata dall’arrivo di bollette o dell’energia elettrica o del gas di importi spropositati, e questo spesso accade dopo che è stato cambiato il contatore.

Non tutti sanno che bisogna distinguere tra la società di vendita, che è la società con la quale si stipula il contratto di fornitura, e il distributore che è il soggetto proprietario del contatore, responsabile della lettura e del funzionamento dello stesso.

In caso di arrivo di fatture spropositate quindi, spiega l’avvocato, la prima cosa da fare è controllare i consumi che sono stati conteggiati nella fattura, controllare la corrispondenza con quanto registra il contatore, e se si tratta di consumi sbagliati o erroneamente calcolati in sede di conguaglio o rettifica occorre immediatamente fare il reclamo scritto.

Non è detto che il reclamo venga accolto, anzi il più delle volte questo non accade per cui tramite l’associazione dei consumatori è possibile promuovere la conciliazione presso Arera nella quale si inoltra il reclamo e il conciliatore fissa gli incontri tra il consumatore, la società di vendita e la società distributrice.

Gli incontri avvengono online, «e in un tempo relativamente breve si può arrivare ad un accordo con la redazione di un verbale positivo perché molto spesso in sede di conciliazione Arera la società provvede alla rettifica dei consumi, dopo l’intervento del distributore e si riesce abbastanza facilmente a risolvere la situazione».

Consigli e suggerimenti utili

È bene controllare sempre le fatture dell’energia elettrica e del gas, con particolare attenzione al periodo di riferimento, ai metri cubi o kilowatt/ora registrati e indicati in bolletta e verificare la corrispondenza con i consumi indicati dal vostro contatore.

Questo vale anche per i contatori teleletti (energia elettrica o i più recenti del gas) perché in questi casi molto spesso si verificano un’interruzione di fornitura di dati o malfunzionamenti, ed è proprio per i contatori di ultima generazione che spesso si verificano i problemi sopra indicati.

Inoltre fare sempre l’autolettura del vostro contatore nel periodo indicato nella bolletta per evitare di pagare consumi stimati superiori ai reali, soprattutto in questo periodo nel quale i prezzi della materia prima sono schizzati alle stelle.

È molto opportuno controllare periodicamente che i contatori siano regolarmente funzionanti. E in caso di bollette riportanti consumi spropositati, spoega l’avvocato Galloni, effettuare sempre un reclamo scritto.

La giurisprudenza

In materia di contratti di somministrazione vale il principio, riconosciuto dalla Corte di Cassazione con ordinanza 6562 del 2019, e anche da tante recenti pronunce dei vari Giudici di Pace secondo cui la rilevazione dei consumi mediante contatore costituisce una mera presunzione semplice di veridicità.

In caso di contestazione, grava sulla società fornitrice l’onere di provare che il contatore era perfettamente funzionante, mentre il consumatore deve dimostrare che l’eccessività dei consumi è dovuta a fattori esterni al suo controllo e non evitabili mediante un’attenta custodia dell’impianto.

L’avvocato Galloni ricorda infatti che l’art. 1559 del Codice Civile qualifica il contratto di somministrazione come quel contratto "con il quale una parte si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo a eseguire, a favore dell’altra, prestazioni periodiche o continuative di cose".

Si tratta quindi di un contratto di durata, con effetti obbligatori e a titolo oneroso, dove un soggetto si obbliga ad erogare al fruitore la fornitura continuativa di beni quali gas, luce, acqua, traffico telefonico eccetera.

Importante sul punto una recente sentenza del Giudice di Pace di Massa dottor Locane n. 217/2021 che ha condannato la società di vendita a restituire al consumatore le somme della fattura oggetto di contestazione proprio sul principio che « nell’ipotesi in cui l’utente lamenti l’addebito di un consumo anomalo ed eccedente le sue ordinarie esigenze, il somministrante deve fornire la prova del regolare funzionamento degli impianti». Oppure la sentenza 75 del 2002 del Giudice di Pace di Carrara dottor Bassioni, in un caso di contestazione di una fattura dell’energia elettrica di oltre 4.000 euro per un contatore che era stato sommerso dall’acqua durante un evento di alluvione, che ha annullato la fattura e condannato la società a restituire le somme pagate dal consumatore.

Dove rivolgersi

Il Comune di Forte dei Marmi e Confconsumatori hanno aperto in via Achille Franceschi 9 C uno sportello informativo del nuovo servizio, curato dall’avvocato Francesca Galloni. Orari: martedì 15, 30-18, 30 e giovedì 9-12. email: sportelloconsumatore@comunefdm.it) , tel. 327 404 9091 .

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