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Legge 104, cosa cambia dal 2026: congedi e aumento dei permessi retribuiti – Chi può ottenerli

di Redazione web

	Novità sulla Legge 104
Novità sulla Legge 104

L’intento della legge 106 è rendere più flessibile il lavoro per chi affronta malattie gravi o gestisce familiari con disabilità, garantendo diritti concreti senza penalizzare la carriera

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Dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore importanti modifiche alla Legge 104 del 1992, introdotte dalla legge 106 del 18 luglio 2025, che ampliano i diritti dei lavoratori e dei familiari di persone con disabilità o malattie gravi. Le novità riguardano soprattutto permessi retribuiti aggiuntivi e la possibilità di usufruire di un congedo straordinario non pagato, con il mantenimento del posto di lavoro.

Dieci ore extra

Dal 2026, i lavoratori affetti da malattie oncologiche, croniche o invalidanti, così come chi ha un figlio minorenne con le stesse patologie, avranno diritto a dieci ore aggiuntive di permesso annuo. Queste ore si sommano ai tre giorni già previsti dalla Legge 104 e possono essere utilizzate per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e cure mediche frequenti. Il permesso sarà retribuito come una normale giornata di malattia, con l’indennità corrisposta dal datore di lavoro nel settore privato e rimborsata successivamente dall’Inps. È necessario presentare una prescrizione medica, e il beneficio è rivolto sia ai lavoratori pubblici che privati.

Congedo straordinario

Rimane valida anche dal 2026 la possibilità di richiedere un congedo straordinario fino a 24 mesi per chi convive con malattie oncologiche o croniche invalidanti, con un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Il congedo non è retribuito e non può essere cumulato con altre attività lavorative, ma il posto di lavoro resta garantito. Una volta concluso il periodo, il lavoratore ha diritto a tornare alla propria mansione e, se possibile, a continuare in smart working senza demansionamenti.

Effetti sui contributi

Durante il congedo, il periodo non viene conteggiato per l’anzianità di servizio né per la maturazione di ferie, tredicesima o Tfr. Tuttavia, per la pensione è possibile riscattare i contributi versandoli successivamente.

Lavoratori autonomi

Anche i lavoratori autonomi affetti dalle stesse patologie possono sospendere temporaneamente la loro attività, ma solo fino a 300 giorni all’anno. In tutti i casi, è sufficiente una certificazione medica che viene registrata automaticamente nel fascicolo sanitario elettronico della persona interessata.

Obiettivo della riforma

L’intento della legge 106 è rendere più flessibile il lavoro per chi affronta malattie gravi o gestisce familiari con disabilità, garantendo diritti concreti senza penalizzare la carriera. I permessi retribuiti e il congedo straordinario mirano a conciliare salute e lavoro, offrendo strumenti pratici per affrontare cure, visite e terapie.

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