Il Tirreno

Toscana

Il caso

Dalla Corte d’Appello una boccata d’ossigeno per l’Adsp di Civitavecchia

di Maurizio Campogiani

	(foto d'archivio)
(foto d'archivio)

Nel contenzioso in atto da anni con la Grandi Lavori Fincosit i giudici hanno ulteriormente ridotto la somma che dovrà versare l’ente portuale a titolo risarcitorio

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Si abbassa l’onere dei contenziosi a carico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, sui quali più volte hanno espresso perplessità sia il Collegio dei Revisori che, in più relazioni annuali, non ultima quella inviata lo scorso mese al Parlamento, la Corte dei Conti. Perplessità che riguardavano in particolare l’esiguità del fondo a copertura di eventuali soccombenze, visto che complessivamente l’onere delle somme contestate si avvicinava ai 400 milioni di euro.

È stata infatti pubblicata la sentenza della Corte di Appello di Roma in merito alla complessa controversia avviata da Grandi Lavori Fincosit. La causa prendeva spunto da una serie di opere e rapporti contrattuali risalenti negli anni e aveva visto la spa avanzare una richiesta di risarcimento danni di poco inferiore ai 210 milioni di euro.

In primo grado, il Tribunale aveva già accolto solo in minima parte le richieste della Grandi Lavori Fincosit, condannando l’ente al pagamento di 1 milione e 700mila euro, oltre agli interessi maturati, per un importo notevolmente inferiore alle somme originarie.
Adesso, col nuovo pronunciamento, la Corte di Appello ha accolto parzialmente due motivi di appello della ricorrente, ma ha accolto anche il primo motivo di appello incidentale proposto dall’Adsp civitavecchiese, determinando così una riduzione ulteriore del 20% dell’importo liquidato in primo grado. La somma complessivamente dovuta dall’ente si attesta adesso a poco meno di 1 milione e 500mila euro, praticamente meno dell’1% della cifra inizialmente pretesa dalla Grandi Lavori Fincosit.
«Questo esito – si legge in una nota diffusa dall’Autorità Portuale – rafforza la posizione dell’Autorità sotto diversi profili: economico, per il significativo contenimento dell’esborso rispetto alla richiesta iniziale; giuridico, per il riconoscimento da parte della Corte di Appello della fondatezza di una parte delle argomentazioni difensive presentate dall’Ente;
istituzionale, come dimostrazione della capacità dell’Autorità di tutelare in maniera efficace le proprie risorse e il proprio operato».
«La pubblicazione di questa sentenza – commenta con soddisfazione il commissario straordinario dell’ente, Raffaele Latrofa – rappresenta per la nostra Autorità un momento importante e fortemente positivo. Ridurre a meno dell’1% l’esborso rispetto a quanto inizialmente richiesto dalla controparte significa aver condotto una difesa solida e lungimirante. Questo risultato non è frutto del caso, ma dell’impegno, della preparazione e della dedizione di tutti coloro che hanno lavorato a questa vicenda: in primis del nostro ufficio legale nelle figure degli avvocati Fabrizio Losco, Stefania Accardi e Gabriella Giacomantonio e il personale amministrativo e tecnico coinvolto. A tutti loro va il mio più sentito ringraziamento. È la dimostrazione che, anche nelle situazioni più complesse e potenzialmente gravose per l’Ente, la serietà e la competenza pagano. Questo successo ci sprona ad affrontare con determinazione le prossime sfide, consapevoli della responsabilità che abbiamo nella gestione delle risorse pubbliche e nel garantire il buon andamento del sistema portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Questa sentenza permette di svincolare somme accantonate che per anni hanno congelato il bilancio e che adesso potranno essere utilizzate per lo sviluppo dei tre porti».

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