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Collodi, Parco di Pinocchio: ingressi in picchiata. I numeri della crisi con un grosso rischio. E le recensioni...

di Maria Salerno

	Uno scorcio del Parco di Pinocchio
Uno scorcio del Parco di Pinocchio

Già nel 2023 perdite significative, lo scorso anno una ulteriore flessione. Mancati incassi per 1 milione di euro nonostante i rincari del “biglietto unico”

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PESCIA. Quanto il Covid e la chiusura del ponte di Ponte all’Abate hanno inciso sulla crisi finanziaria della Fondazione nazionale Carlo Collodi? Dopo le dichiarazioni rilasciate dal presidente Pier Francesco Bernacchi a Mediaset, secondo cui ad avere affossato le finanze dell’ente sarebbe stata una consistente contrazione degli ingressi al parco - determinata prima dall’emergenza pandemica e poi dalla viabilità compromessa - il dibattito cittadino sembra essersi orientato all’individuazione delle cause che potrebbero dare come esito finale proprio la chiusura del parco.

I numeri della crisi

Se analizziamo i dati delle presenze relativi al 2024 notiamo una flessione nei numeri: ci sono stati 68.070 ingressi, quasi 26mila in meno rispetto al 2019 quando erano stati 94.065. Se volessimo avvalorare la tesi della pandemia, l’annus horribilis per il parco (e non solo) è stato il 2021 che ha registrato appena 48.286 presenze, quasi 46mila meno rispetto al 2019 a cui sono corrisposti incassi pari a 589.649 euro (compensati dai quasi 70mila di contributi Covid elargiti dal ministero). È andata decisamente meglio nel 2022 quando si sono registrate 84.191 presenze, che facevano sperare in un crescendo anche per l’anno successivo, il 2023, quando invece il dato è tornato a contrarsi a 73.551.

I motivi

Si tratta di un numero significativo per almeno due ragioni: la prima è che eravamo già lontani dagli effetti pandemici e la chiusura a Ponte all’Abate sarebbe avvenuta solo a giugno dell’anno successivo, la seconda è che nonostante il numero delle presenze si sia abbassato gli incassi hanno avuto un incremento rispetto al 2019 (896.332 euro nel 2022 e 860.683 nel 2023, entrambi i dati si discostano di poco dagli incassi del 2019 pari a 859.428). Nel 2021, infatti, è stato adottato il “biglietto unico” con cui si visita il parco di Pinocchio, il giardino Garzoni e la casa delle farfalle del valore di 26 euro. Se si opta per lo speciale biglietto famiglia (due adulti e un bambino o un adulto e due bambini) si pagherà 63 euro anziché 72. Una tariffa che qualcuno potrebbe considerare eccessivamente "onerosa", soprattutto di questi tempi.

Il caso-biglietto

L'ha sicuramente giudicata tale il signor Mario De Vivo di Firenze, che nel 2023 ha pensato di scrivere al presidente Bernacchi e all’allora sindaco Oreste Giurlani per sottoporre loro una proposta: quella di "scorporare" il biglietto così da rendere fruibile esclusivamente il parco ai bambini e alle loro famiglie a costi più contenuti.

Secondo Bernacchi la maggiore flessione ha riguardato il mercato estero, ma il calo della presenza di turisti stranieri più che alla chiusura del ponte potrebbe essere ascrivibile semplicemente alle numerose recensioni negative presenti sul web. In un momento storico in cui la fruizione di attrazioni, parchi divertimento così come di hotel e ristoranti è fortemente influenzata dall’esperienza condivisa dagli internauti, non stupisce che anche il parco di Collodi sia rimasto fatalmente vittima di tale meccanismo.

Basta visitare, infatti, uno dei tanti siti come Tripadvisor e simili per imbattersi nelle opinioni impietose e deluse lasciate da chi lo ha visitato. 

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