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Parco Gallorose, nati tre cuccioli di lemure: «Un sondaggio per scegliere il nome»

I cuccioli di Lemure nati da poco nel parco Gallorose di Cecina
I cuccioli di Lemure nati da poco nel parco Gallorose di Cecina

Le nascite sono un ottimo segno: i lemuri sono arrivati a Cecina da poco tempo e provengono da due parchi diversi, tre dalla Polonia e cinque dalla Francia

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CECINA. Due occhioni grandi curiosi e le orecchie a punta. La codina ad anelli e le zampette che sembrano le mani di un bambino. All’ingresso dell’exhibit dei lemuri catta al parco Gallorose di Cecina c’è un grande fiocco colorato. La primavera ha portato una sorpresa inaspettata: il primo cucciolo di lemure. Ancora troppo presto per dire se sia maschio o femmina, mamma Ottavia è molto protettiva e il suo piccolo non la molla: se ne sta accoccolato tra le sue braccia o agganciato al seno, anche mentre lei si arrampica sugli alberi.

Il Parco Gallorose copre un’estensione di 5 ettari ed è stato aperto al pubblico nel 2001: in un’oasi di verde e ombra (alle piante di olivo esistenti sono state aggiunte negli anni circa 14mila tra alberi e arbusti), sono ospitate più di 130 tra specie selvatiche e razze domestiche di mammiferi e uccelli.

Ma il piccolo di Ottavia non è l’unico “fiocco” di questa primavera nel recinto che ospita gli otto lemuri coda a anelli. Pochi giorni fa un’altra sorpresa: due gemelli, minuscoli lemuri che la mamma tiene al riparo nella casetta che serve loro da rifugio. «Nei primi giorni non permettono a nessuno di avvicinarsi, neanche agli altri membri del gruppo – spiega Margherita Ceppatelli, la cui famiglia ha fondato il parco zoologico -. Ottavia, che è mamma già da qualche settimana, comincia adesso ad avere un atteggiamento diverso: abbiamo visto gli altri lemuri leccare il piccolo e interagirci».

La “società” dei lemuri è profondamente matriarcale. Se è vero che per adesso è difficile vedere i piccoli lontani dalla mamma (o sono attaccati al suo seno o le stanno aggrappati alla schiena), in realtà anche le altre femmine aiuteranno la neo mamma nell’accudire il cucciolo.

Le nascite sono un ottimo segno: i lemuri sono arrivati a Cecina da poco tempo e provengono da due parchi diversi, tre dalla Polonia e cinque dalla Francia. «Sono arrivati a distanza di venti giorni l’uno dall’altro. Abbiamo fatto un inserimento graduale ma abbiamo visto subito che si era creato un bel gruppo. Queste nascite sono la conferma del loro ambientamento e della buona integrazione di tutti all’interno del gruppo», evidenzia Cappatelli.

I lemuri, diventati famosi anche grazie al celebre film di animazione Madagascar e a re Julien, sono una specie inserita nella Lista Rossa Iucn delle Specie a rischio di estinzione. Il disboscamento selvaggio del loro habitat, le foreste pluviali del Madagscar, ne stanno mettendo a rischio la sopravvivenza. Motivo per cui sono inseriti in diversi progetti di conservazione: in Europa ci sono un totale di 160 esemplari in più di 50 parchi faunistici sotto il coordinamento del Programma Europeo Exsitu (EEP).

Sui social del parco Gallorose è stato lanciato un sondaggio per dare un nome al cucciolo, tantissime le proposte, alcune anche molto curiose. «Ne selezioneremo alcuni e poi chiederemo ai nostri follower di votare. Dovrà essere un nome corto e semplice in modo che i nostri keeper possano usarlo fin da subito per abituare il piccolo lemure all’interazione con l’uomo attraverso i training», sottolinea Ceppatelli. Questi piccoli “allenamenti” sono infatti fondamentali per abituare l’animale ai controlli di routine senza che questi gli provochino stress. Piero/Piera, Gino/Gina, Cody, Lenny. E voi, come chiamereste i piccoli lemuri?

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