Le mosche all’assalto del porto di Civitavecchia: cosa sta succedendo
Da oltre una settimana i fastidiosi insetti hanno preso d’assalto uffici, depositi e magazzini che si trovano nella zona nord dello scalo marittimo
CIVITAVECCHIA. Da oltre una settimana il porto di Civitavecchia è sotto attacco. Niente materiale esplodente o qualsiasi altra cosa che abbia a che fare con le armi. A mettere in crisi le attività all’interno di uffici, magazzini e depositi sono le mosche. Un esercito di insetti, al momento assolutamente invincibile. La presenza si riscontra in modo maggiore, si potrebbe dire abnorme, nella parte a nord dello scalo marittimo, ma anche nelle altre aree del perimetro portuale la presenza delle mosche è comunque consistente e fuori dal normale.
Le mosche le trovi dappertutto. Si posano sulle vetture parcheggiate, entrano nei posti di lavoro. In quelli dove le finestre vengono tenute chiuse si vedono sbattere in continuazione contro i vetri e in ogni modo riescono comunque a entrare negli stabili. Qualche società ha fatto intervenire a proprie spese una società specializzata in disinfestazioni. È stato assolutamente inutile: dopo 24 ore di tregua, gli insetti erano nuovamente tornati a tormentare lavoratori, tecnici e impiegati della società.
La scorsa notte l’intero porto è stato oggetto di un intervento complessivo di disinfestazione. Niente da fare anche in questo caso: questa mattina, 13 maggio, le mosche erano numericamente tali e quali a prima. Come spesso accade in questi casi, in mancanza di una spiegazione ufficiale, fioccano le ipotesi. Da qualche parte si è sostenuto che l’esercito di mosche sia stato originato da un container all’interno del quale si trovavano sostanze andate a male. Da altre parti si è motivata l’invasione degli insetti con i lavori che si stanno eseguendo proprio nella parte a nord dello scalo marittimo.
Quale che sia la spiegazione, la situazione sta diventando insostenibile per quanti vivono quotidianamente nel porto, costretti a rimanere asserragliati negli uffici o nei magazzini per non vedersi costretti a ingaggiare, muniti delle apposite racchette, estenuanti corpo a corpo con i fastidiosi insetti.