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Darsena Europa, parte il cantiere: la prima nave attesa tra cinque anni

di Stefano Taglione
(foto Stick)
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Livorno, un investimento pubblico fino a 640 milioni, a breve il bando di gestione

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LIVORNO. La Darsena Europa, l’ampliamento del porto di Livorno che consentirà l’approdo delle mega portacontainer, si avvicina sempre di più a diventare realtà. Ieri, 12 maggio, l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale ha consegnato al raggruppamento di imprese di cui fanno parte Sidra, Fincantieri, Sales e Fincosit i lavori per le opere a mare della super piattaforma, grazie alla quale potranno sbarcare in porto navi da 18.000 Teu a pieno carico (è lo standard di misura per i container, significa “unità equivalente a venti piedi”, ndr) o di 24.000 a carico parziale. Si tratta di una grande opportunità per la città e per tutta la Toscana, che potrà portare molti posti di lavoro.

Tempi e costi

Da ieri, secondo il commissario straordinario dell’Authority Luciano Guerrieri, «serviranno dai quattro e mezzo ai cinque anni per inaugurare l’opera, che farà competere Livorno con gli scali più importanti del Mediterraneo». «L’obiettivo – prosegue – è aprirla al traffico fra il dicembre 2029 e il giugno 2030». L’investimento pubblico, in totale, ammonta a 550 milioni di euro, ma potrebbe arrivare a 640 in virtù di due mutui accesi dall’ente, che potrà decidere o meno di utilizzarli, in tutto o in parte. L’Autorità portuale pubblicherà, a breve, il bando di gestione, con i privati che dovranno farsi avanti per completarla e gestirla. Finora si sono detti interessati Msc e Grimaldi. «Quanto investiranno? Dipenderà dalla gara - risponde Guerrieri -, ancora non è stata redatta, presumo altri 300-400 milioni».

I ritardi

L’iter per la Darsena Europa è stato tutt’altro che semplice fra ritardi e prescrizioni ambientali che hanno costretto gli ingegneri ad attuare importanti modifiche. «Il nostro Paese va a più velocità – le parole della vicecommissaria dell’opera, Roberta Macii – e abbiamo spiegato più volte ai vari enti coinvolti che noi avevamo la necessità di correre. In alcuni momenti ci siamo sentiti sconfortati e dovevamo scalare delle montagne che sembravano non finire mai». Aggiunge Guerrieri: «I tempi sono stati lunghi, è vero, e tutto questo richiederà senz’altro una riflessione più generale, ma spesso l’urgenza non è la stessa per alcuni soggetti coinvolti quando vengono chiamati a dare pareri».

La soddisfazione

Presente al taglio del nastro anche il presidente della Regione, Eugenio Giani. «Sebbene l’opera non sia di nostra stretta competenza – le sue parole – abbiamo deciso di metterci 200 milioni di euro. Questa giornata, in futuro, sarà raccontata dai libri di storia: con i fondali da 12,5 a 20 metri qui potremo ospitare le grandi navi». «Mi auguro che venga al più presto pubblicato il bando per la gestione privata – si raccomanda il sindaco di Livorno, Luca Salvetti – e che sia un bando giusto, in linea con quanto la città e la Toscana attendono da 15 anni. Ricordo che qualche anno fa, anche se i lavori erano in una fase molto più arretrata, una prima gara per individuare eventuali imprenditori interessati andò deserta, ora invece abbiamo almeno due imprese in corsa e vuol dire che qualcosa è cambiato, che la situazione è migliorata. Con la giornata di oggi (ieri per chi legge, ndr) non si torna più indietro».

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