Iran, arrestata la giornalista Cecilia Sala: è in carcere a Evin in isolamento
Il fermo risale al 19 dicembre: la vicenda seguita dalla presidenza del Consiglio e dalla Farnesina. Nel gennaio scorso è stata premiata dal nostro giornale
La giornalista italiana Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata arrestata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. Lo rende noto la Farnesina, precisando che su disposizione del ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l'ambasciata e il consolato d'Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio.
È in isolamento
Sala, fermata mentre si recava in aeroporto per rientrare in Italia, si trova in isolamento nel carcere Evin «dove vengono tenuti i dissidenti», riferisce Chora Media, la Podcast company italiana per la quale la giornalista realizza “Stories”, sottolineando che «il motivo del suo arresto non è ancora stato formalizzato».
Le telefonata ai genitori
In coordinamento con la presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione. Oggi, venerdì 27 dicembre, l'ambasciatrice Paola Amadei ha effettuato una visita consolare per verificare le condizioni e lo stato di detenzione. La famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare. In precedenza Sala aveva avuto la possibilità di effettuare due telefonate con i parenti.
Il premio
Lo scorso gennaio Il Tirreno consegnò a Cecilia Sala il premio “Roberto Ghinetti”, un appuntamento che il Comune di San Miniato e la redazione del nostro giornale hanno istituito nel lontano 1994, in memoria del giornalista del quotidiano livornese morto nel 1993, a soli 32 anni, per una grave malattia.