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Livorno e Pisa sono più lontane: maxi ponte chiuso per «rischio crolli»

di Stefano Taglione

	Il ponte chiuso (foto Franco Silvi)
Il ponte chiuso (foto Franco Silvi)

Servono lavori strutturali. I percorsi alternativi: chi proviene da nord, superato Camp Darby, dovrà prendere lo svincolo di Stagno nord e imboccare la Variante

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LIVORNO. Il ponte sullo Scolmatore, il fondamentale asse viario dell’Aurelia che collega Livorno a Pisa, resterà chiuso per almeno due anni al transito delle auto e dei camion. Lo è già: lo stop è scattato due giorni fa, alle 18, mentre i mezzi pesanti venivano già da tempo deviati sulla Variante per motivi di sicurezza, dato che “appesantivano” un’infrastruttura fragile e, secondo i rilievi tecnici, a rischio cedimenti. «Questa – spiega la sindaca di Collesalvetti, il territorio dove ricade il tratto di strada interessato, Sara Paoli – è la tempistica che ci ha fornito Anas: lasciando aperto il traffico ai pedoni e ai mezzi leggeri, come scooter e bici, i lavori dureranno più del normale. Altrimenti si sarebbero conclusi in un anno».

Biennio di disagi

Si apre quindi un biennio di disagi per i pendolari che per lavoro (o per altre ragioni) si spostano in macchina da provincia a provincia. Due anni che, per altro, scatteranno a partire dall’avvio degli interventi strutturali, previsti non subito, ma al termine dell’inverno, fra marzo e aprile 2025. Stagno e Camp Darby, insomma, torneranno direttamente collegati forse per la primavera del 2027. «Nel frattempo bisogna pazientare – sottolinea il sindaco di Livorno, Luca Salvetti – poi i lavori ci restituiranno un ponte sicuro, noi in primis avevamo chiesto all’ente di fare presto ed effettuare gli interventi».

Problemi di peso

La buona notizia, quantomeno, è che per scooteristi, ciclisti e pedoni non cambierà nulla. La chiusura è avvenuta perché lo stazionamento contemporaneo in fila al semaforo di macchine e furgoni avrebbero messo a rischio la stabilità stessa del ponte. Questione di peso, insomma. Per questo chi si muove sulle “due ruote” potrà ancora transitare: è più leggero e non creerebbe problemi. «Così ci ha comunicato Anas – prosegue Paoli – in un incontro svolto all’inizio del mese in prefettura a Livorno. Siamo stati convocati e ci hanno spiegato le problematiche del ponte. Resterà sempre aperto ai mezzi leggeri e alle persone a piedi, perché per loro non esiste un’alternativa: la Variante, infatti, non possono percorrerla».

Stagno nord

L’alternativa, per gli automobilisti, è appunto la “due corsie”. Chi proviene da Pisa, superato Camp Darby, dovrà prendere lo svincolo di Stagno nord, inaugurato nel 2019, poi imboccare la Variante. Viceversa, per chi è diretto verso la Torre pendente, dovrà uscire alla stessa bretella, per poi percorrere l’Aurelia. In questi giorni, durante le ore di punta, c’è stato qualche ingorgo. L’alternativa, per fortuna, dista pochi chilometri: se la chiusura fosse avvenuta prima del 2019, ad esempio, ci sarebbero state solo l’autostrada o Tirrenia come scelte. Un incubo, specialmente d’estate.

I lavori

Gli interventi riguardano «ripristini strutturali, corticali e profondi, interventi di impermeabilizzazione degli impalcati e regimentazione delle acque di piattaforma, il ripristino dei giunti di dilatazione, la sostituzione degli appoggi e l’adeguamento delle barriere di protezione del ponte», ha scritto Anas. Un cantiere importante, insomma, improrogabile. L’obiettivo è risanare il ponte entro la primavera del 2027 e, nel frattempo, «bisogna pazientare».
 

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