La tragedia
Piccoli borghi ed enogastronomia: le perle del turismo in autunno
Bettaccini (Confesercenti Toscana): «Impegnati su percorsi e formazione»
«Le città d’arte reggono sempre, per loro non c’è una stagione alta o una bassa». Così spiega Maila Bettaccini, responsabile dell’area Turismo Confesercenti Toscana, che a proposito della prossima stagione autunnale sottolinea: «Ovviamente ci sarà un piccolo calo anche in queste città, ma manterranno dei livelli standard anche quest’autunno».
Quali pensate saranno le mete toscane quest’autunno?
«Date le restrizioni del Covid, negli anni passati le persone hanno riscoperto i piccoli borghi. Si è iniziato ad aver voglia di stare all’aria aperta, e senza la calca che si trova nelle città turistiche. Sappiamo che il Ministero dello Sviluppo economico ha sviluppato dei progetti relativi ai piccoli borghi, territori che rappresentano dei punti caratteristici della nostra regione. Con Toscana Promozione stiamo sviluppando nuovi tipi di turismo».
Degli esempi?
«Abbiamo creato una serie di percorsi rivolti agli operatori per sviluppare nuovi tipi di turismo, appunti, come quello equestre e quello femminile, creato per sviluppare attività che possano essere adottate da gruppi di donne. E poi abbiamo sempre il nostro punto di forza: il turismo enogastronomico».
A proposito del turismo enogastronomico, Toscana Promozione ha creato “Vetrina Toscana”.
«Esatto. Attraverso Vetrina Toscana si punta allo sviluppo enogastronomico della nostra regione. Al protocollo possono aderire tutti gli esercizi pubblici iscritti a Confesercenti che producano o somministrino prodotti tipici toscani».
Aiutate anche con la formazione gli esercizi pubblici iscritti a Confesercenti?
«Come Confesercenti abbiamo appena iniziato un percorso di formazione rivolto allo sviluppo del turismo enogastronomico. La formazione è iniziata la settimana scorso con l’esperta enogastronomica Roberta Milano».
Cosa prevede?
«Prevede tre giorni di formazione rivolta a chi si occupa di ristorazione, a tutti i livelli. Riguarda i pubblici esercizi, gli stabilimenti balneari, gli alberghi, le botteghe. È una formazione rivolta a come raccontare il prodotto tipico, a come suscitare l’interesse delle persone verso un determinato prodotto enogastronomico, anche con l’utilizzo dei social network. Come fil rouge tra i vari incontri abbiamo scelto la pasta fresca, dato che in Toscana ce ne sono vari tipi».
Si può ancora partecipare?
«All’ultima giornata, che si terrà in presenza a Firenze, è ancora possibile partecipare. In questa occasione ci saranno anche degli ospiti che porteranno degli esempi di come sviluppare il turismo enogastronomico, proprio attraverso la pasta fresca. Per iscriversi non c’è da versare nessuna quota; è sufficiente essere affiliati al protocollo di Vetrina Toscana»
Ci saranno altre iniziative?
«Abbiamo previsto altre due azioni entro la fine dell’anno: un’iniziativa rivolta agli operatori dei pubblici esercizi per una formazione sul riconoscimento delle etichette del vino, sull’abbinamento del vino ai prodotti gastronomici e sulle diverse modalità di servire il vino. Verrà fatto nel territorio di Grosseto: solo in presenza in una giornata. La seconda azione sarà una master class sulla produzione e sul riconoscimento del pane».
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