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In Toscana l’inflazione cresce più che altrove e divora i salari: Firenze e Grosseto le più colpite

Sara Venchiarutti
In Toscana l’inflazione cresce più che altrove e divora i salari: Firenze e Grosseto le più colpite

A fare un balzo in avanti sono soprattutto i prezzi dell’energia elettrica, gas e altri combustibili, con incrementi dell’ordine del 60%. I prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti di circa il 10%

13 agosto 2022
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A vederli sulle pagine del giornale sembrano quasi numeri innocui (per quanto la matematica possa esserlo). Cifre incolonnate una dopo l’altra che però sottendono una realtà preoccupante per l’economia toscana, sulla scia di quella nazionale. In realtà tutti la stiamo incontrando ogni giorno. Basta andare a fare la spesa al supermercato o pagare le bollette di luce e gas per accorgersene. Il costo della vita cresce. E la colpevole è lei: l’inflazione, che mostra come variano i prezzi in un periodo di tempo determinato. O, in questo caso, come sono aumentati, mentre il potere d’acquisto delle famiglie scende.

I dati

L’inflazione corre, e non va bene. I dati di luglio di quest’anno a livello nazionale parlano chiaro: +7,9%. E le province della Toscana si attestano pure un poco sopra rispetto alla media italiana, con un aumento generale dell’inflazione che nel caso più “grave”, quello di Firenze, raggiunge l’8,6%. Non se la passano benissimo nemmeno Grosseto e Arezzo (+8.3). Sul podio, al terzo posto, anche Siena (+8,1%). La più “fortunata” è invece Massa Carrara (+ 7,2%), subito seguita da Livorno (+7,4%). Variazioni che si attestano su un punto percentuale, ma la sostanza non cambia: le spese di tutti i giorni pesano sempre di più sul borsello dei toscani (e italiani).

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