Adria, la regina dei tortelli è in un paesino della Maremma. La prima sfoglia a 7 anni e il locale scoperto anche dai social
Nel comune di Scansano un goloso tempio casalingo della cucina nato nel 1926
Nonna Adria ha 91 anni e ne aveva 7 quando ha imparato a fare la sfoglia. «Chissà quanti chilometri ne ho fatta nella mia vita», dice divertita mentre scola i tortelli nella cucina della trattoria del bar Sbrulli di Poggioferro, un paese di poco meno di duecento residenti nel comune di Scansano, terra di Morellino e di buon cibo. Di questa tradizione lei è la migliore espressione visto che con la figlia Antonella ancora porta avanti alla sua età il locale, considerato tappa fissa per chi vuole mangiare dei tortelli speciali e vivere un’esperienza che ha dell’incredibile.
L’influencer stregato
A scoprirla e renderla famosa sul web lo youtuber e food influencer grossetano Francesco Zini che si occupa tra le altre missioni in campo gastronomico e social di andare alla scoperta delle trattorie nascoste, quelle che non investono in pubblicità perché è sufficiente il passaparola. Tramite il babbo, Andrea, Zini ha saputo la storia di Adria, istituzione del tortello a Poggioferro, e qui, in occasione di un pranzo, ha realizzato uno dei suoi ultimi video che ha già superato in poco tempo le 100mila visualizzazioni sul suo canale YouTube. «Da fuori è il classico bar di paese e non c’è neanche l’insegna della trattoria – dice Zini – Dentro è come entrare in un’altra dimensione, fatta di sapori autentici, di profumi, di ricordi».
I piatti
Il menu di Adria è essenziale e riportato su un semplice foglio di carta a quadretti: alle spalle dei clienti la vecchia dispensa con le foto di famiglia. I piatti sono quelli del servizio buono della nonna col disegno a fiori. Sopra la finestra un simpatico cartello, “Qui si fanno anche discorsi a bischero”, regalato ad Adria dai cacciatori che da lei sono di casa. Come primi si può scegliere tra gnocchi, tortelli e tagliatelle con tre possibili condimenti (ragù, pomodoro e burro e salvia) ; tra i secondi vanno forte il cinghiale in umido e il pollo fritto o alla cacciatora. «Il bar e la trattoria di Adria sono un servizio essenziale e un pezzo di storia di questa zona», aggiunge convinto il grossetano Stefano Rosini che oltre a essere un consigliere comunale e docente molto conosciuto porta avanti il progetto dei Pici’Gnoranti, i cantori del maggio e custodi irriverenti, come si definiscono, delle tradizioni popolari maremmane. «Siamo stati da lei con Mirco Pierattoni in occasione dell’ultimo Primo Maggio – dice Rosini – Abbiamo cantato, chiacchierato e bevuto la spuma. Finché quella luce del bar di Adria resta accesa significa che il paese è vivo».
Un tortello unico
Quanto ai tortelli Rosini non trova parole adeguate per descriverli: «Il tortello di Adria è storia. Va solo provato». Il locale è nato come rivendita di sale e tabacchi nel lontano 1926, poi si è aggiunta l’attività di macelleria e alimentari. L’attività di trattoria è arrivata per ultima perché gli avventori di passaggio si fermavano anche per mangiare. «Un tempo facevamo anche pranzi di nozze, comunione e cresima – ricorda la figlia Antonella – poi le abitudini sono cambiate ma non è venuta meno la fama del locale dove si viene per i piatti genuini ma anche per l’atmosfera vintage».