La tragedia
Versý, il vino “alla frutta” si fa in Toscana: tre fratelli e quel tocco di vermentino che lo rende unico
Una nuova visione e valorizzazione del territorio ha richiamato molti viticoltori
CORTONA. La piccola città medievale di Cortona, vicinissima al lago Trasimeno, dai suoi 500 metri sul livello del mare, offre uno scorcio completo su tutta la Valdichiana. Negli anni Ottanta, in seguito all’osservazione e all’individuazione di determinate caratteristiche pedoclimatiche, quali la vicinanza a un corso d’acqua e la perfetta insolazione che ricordano quelle della Valle del Rodano, zona particolarmente vocata al syrah, si è assistito a un progressivo interesse verso questo vitigno. Questa nuova visione e valorizzazione del territorio, ha richiamato molti viticoltori, com’è il caso della famiglia Dal Cero, originaria della zona della Valpolicella, che all’inizio degli anni Ottanta decide di acquistare la Tenuta di Montecchiesi, affiancando ai vitigni autoctoni già presenti delle nuove barbatelle di syrah.
La terza generazione di produttori
Attualmente alla guida vi è la terza generazione, ovvero i tre fratelli Francesca, Davide e Nico, i quali continuano il percorso iniziato dal padre. Al momento stanno andando oltre, puntando sulla vinificazione in rosa. Dalle vigne allevate ad alberello, per garantire un’esposizione a 360° alla luce e al sole, e utilizzando i tonneau, sia in fase fermentativa che di maturazione, nasce il rosato Versý, un vino fermo a base syrah con una piccola percentuale di vermentino.
Il vino
Il calice si colora di un tenue fiore di pesco da cui si elevano dei sentori fragranti di fragoline di bosco, lampone e rosa accarezzati da soffi di erbette aromatiche e da effluvi balsamici. L’ingresso succoso e rinfrescante di frutta tropicale è ottimo nelle giornate estive per accompagnare grigliate di pesce, penne agli scampi, carpaccio di salmone marinato.