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Mervyn King, tassi interesse alti a lungo per economie sane

Mervyn King, tassi interesse alti a lungo per economie sane

Riceve premio Bancor. Visco, non sta a noi risolvere geopolitica

30 novembre 2022
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Non dobbiamo avere paura di un periodo di tassi di interesse più alto, non dobbiamo opporvi resistenza, non è una cattiva notizia. Lo afferma l'ex governatore della Bank of England Mervyn King a margine della consegna del primo Premio Bancor, istituito dall’Associazione Guido Carli con il patrocinio di Banca Ifis, per celebrare le personalità di rilevanza internazionale che si sono distinte nel campo dell’economia e del giornalismo economico-finanziario.
"Prima di tornare a una crescita sostenuta con prezzi stabili e finanze solide, dovremo trascorrere un po' di tempo in purgatorio. Ma un futuro migliore ci attende", afferma King nella sua lectio magistralis dove critica oltre un decennio di tassi d'interesse vicini o inferiori allo zero che "non ha portato all'uscita dalla trappola della bassa crescita".
Ora l'economista prevede un Grande Repricing, una revisione dei prezzi di tutti gli asset, finanziari e reali a seguito della correzione dei tassi di interesse, che può essere l'inizio di un ritorno a una migliore allocazione delle risorse e a una crescita più rapida".
"Nelle nostre economie abbiamo creato imprese zombie che devono ridursi o scomparire e le persone che vi lavorano e gli investimenti devono essere trasferiti in imprese più produttive e redditizie", spiega King. Secondo l'economista è possibile che questo livello più alto di tassi di interesse durerà a lungo, a tempo indefinito.
Interviene alla premiazione il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, e si dice d'accordo su molti punti, ma non tutti, della lectio magistralis incentrata sui vantaggi della fase di rialzo dei tassi dopo l'era di tassi a zero che ha provocato, a detta di King, l'inflazione e bolle speculative. "La situazione è molto complessa e non si può richiedere alle banche centrali di risolvere le problematiche" della crisi energetica, del post pandemia e della guerra in Ucraina”, afferma Visco aggiungendo come tali problemi "vadano risolti dalla politica e dalla geopolitica”.
Visco sottolinea la "grande incertezza" della situazione e riconosciuto alcuni errori di stime ad esempio sull'andamento del prezzo del gas, che stava già salendo per le politiche della Russia prima dell'invasione dell’Ucraina e ribadisce che la Bce deve dare una risposta "diversa da quella di Usa e Gran Bretagna" per combattere l'inflazione.
Il presidente della Consob, Paolo Savona, illustra le motivazioni del premio e indica in particolare come il nuovo mondo digitale richieda "un inquadramento teorico della moneta e della finanza che riprenda temi sviluppati da Mervyn King per riesaminare criticamente le principali scuole di pensiero tradizionali in materia". Il contesto tecnologico innovativo, come suggerito dall'ex banchiere, Rainer Masera, offrirebbe l’occasione per creare un digital bancor, "forse è più appropriato dire un DLT-bancor", osserva Savona.
Il riferimento è alla moneta globale sovranazionale teorizzata da Keynes nel 1944 per evitare l'egemonia di una sola potenza che ispira il premio dell'Associazione Guido Carli. Carli insieme a Eugenio Scalfari utilizzarono come pseudonimo Bancor per una serie di fortunati articoli sull'Espresso dal 1971.
“Bancor (Guido Carli) intervistato da Bancor (Eugenio Scalfari) concluse una famosa intervista sul capitalismo italiano con queste parole: ‘il mio pessimismo non mi porta a fuggire il mio tempo. Anzi, devo ammettere d’esser lieto che questo sia il mio tempo. In tempi stagnanti mi sarei forse sentito meno angosciato ma più inutile’. Questo insegnamento è vivo ancora oggi, e con il Premio Bancor ci muoviamo lungo questo cammino”, racconta il presidente dell’Associazione Guido Carli che elogia King come esempio di civil servant con una forte spinta morale.
Guido Carli “rappresenta ancora oggi un fulgido esempio per il ruolo che ha avuto nel guidare il Paese attraverso la complessa fase della Ricostruzione", commenta il presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio. "Questo Premio - aggiunge Fürstenberg Fassio - ci ricorda che è sempre possibile affrontare le sfide che il presente ci pone, attraverso una metodologia attenta e precisa, di studio e analisi del presente. Un approccio fondato sull’etica nell’agire e la razionalità del pensiero".

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