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La ricorrenza

Prato e il Politeama, una storia d’amore lunga un secolo


	Gli studenti in visita al Politeama
Gli studenti in visita al Politeama

Il teatro di via Garibaldi festeggia il centenario con la “Tosca” e un concorso d’idee per il nuovo logo riservato a due scuole medie superiori

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PRATO. Ci sono date che nella storia di un teatro non sono numeri messi in fila ma segnano la memoria collettiva di una comunità, come quella pratese, che il 2 aprile 1925 si diede appuntamento per assistere alla rappresentazione dell’opera «Tosca».
Si apriva per la prima volta il sipario del Politeama Banchini, con il pubblico delle grandi occasioni, le autorità dell’epoca, la sala vestita a festa, i lunghi applausi per la soprano Giuseppina Cobelli. E stupore, oggi come allora, per quella copertura apribile firmata da un giovane ingegnere, Pierluigi Nervi, che sembra connetterci con il cielo. Il teatro accoglieva il suo pubblico, incamminandosi sul percorso di un’avvincente storia che va avanti da cento anni.

Un compleanno speciale da festeggiare lungo tutta la prossima stagione teatrale, con varie iniziative che coinvolgeranno la città e avranno come fulcro un allestimento inedito e innovativo sempre di «Tosca», insieme alla Camerata Strumentale di Prato, Fondazione Teatro Metastasio e Manifatture Digitali Cinema (novembre 2025: il progetto sarà presentato a giugno). Ma anche un’occasione per costruire un ponte fra passato e futuro, coltivando il rapporto con il pubblico di domani: le giovani generazioni. È con questo spirito che, in vista dei festeggiamenti per il Centenario, la Fondazione Politeama Pratese ha lanciato un concorso d’idee coinvolgendo l’istituto professionale Marconi e il liceo artistico Brunelleschi, per dotarsi di un nuovo format grafico, evocativo e rappresentativo del forte legame identitario fra il teatro e la città, raccontando “una storia d’amore” lunga un secolo che ancora oggi fa del Politeama un cuore pulsante della città. Una storia d’amore che si rinnovò nel 1999 quando tutta la città si unì all’entusiasmo di Roberta Betti e Elvira Trentini per festeggiare ancora una volta con «Tosca» la riapertura del teatro.

«100 anni. Una storia d’amore» è lo spunto d’ispirazione per i materiali grafici che accompagneranno la comunicazione della stagione 2025/2026 e dello spettacolo del Centenario. Caccia, dunque, all’idea più originale e creativa fra i ragazzi e le ragazze che frequentano i due istituti superiori (coinvolte in tutto cinque classi) per far sì che questa ricorrenza speciale diventi una vera e propria festa per la città, valorizzando la partecipazione del mondo scolastico. Una nuova estetica che non si limiti a celebrare il passato ma a guardare al futuro, come si addice a una città sempre aperta all’innovazione.
«Desidero ringraziare i dirigenti scolastici del liceo Brunelleschi e dell’istituto Marconi, oltreché i loro docenti – sottolinea la presidente della Fondazione Politeama Pratese Beatrice Magnolfi – perché hanno accettato subito la proposta di far collaborare gli studenti al nostro Centenario, un modo per farli entrare in contatto diretto con un pezzo di storia della loro città che vogliamo proiettare al futuro».

Accompagnate dai docenti della materia di riferimento, le classi partecipanti del Marconi e del Brunelleschi hanno visitato nei giorni scorsi il teatro per prepararsi al concorso (la scadenza è sabato 17 maggio): dopo un breve excursus storico, gli studenti seduti in platea hanno alzato lo sguardo mentre si schiudeva la cupola del Nervi. Una cascata di luce che inonda di bellezza un gioiello architettonico dalle caratteristiche uniche, una delle più grandi strutture teatrali in Toscana per lo spettacolo dal vivo.
Per i primi tre progetti classificati selezionati da un’apposita giuria sono previsti premi come le Politeama Gift Card dal valore di 150, 100 e 50 euro che consentono di accedere agli spettacoli in cartellone all’interno della prossima stagione; le classi partecipanti inoltre saranno invitate a uno degli spettacoli in programmazione nella futura stagione del Politeama Educational. Gli elaborati in gara saranno inoltre visibili all’interno di un’esposizione temporanea allestita negli spazi del teatro.

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