Il Tirreno

Prato

La città che cambia

Prato, agenzia spaziale all’ex Banci: il progetto muove i primi passi

di Alessandro Formichella

	L’interno dell’ex Banci
L’interno dell’ex Banci

Iniziate le indagini geologiche per la nuova sede dell’Asi. Nell’area abbandonata da mezzo secolo si studieranno anche le rocce provenienti da Marte

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PRATO. Studi e ricerche sul materiale extraterrestre, sui campioni prelevati su Marte, su meteoriti e tanto altro si potranno fare a Prato. Una parte del futuro della città va verso la conoscenza dello spazio e della ricerca scientifica che sbarcano, è proprio il caso di dirlo, nell’area ex Banci, sulla Declassata. Iniziate da qualche tempo le operazioni di carotaggio dei terreni nella zona abbandonata da oltre 50 anni fra la Declassata e il quartiere delle Badie, qui, secondo le intenzioni dell’attuale amministrazione, verrà realizzato un centro di elaborazione e ricerche dell’Agenzia spaziale italiana.

Un cambio di rotta importante per Prato: dai rovi e dalle strutture abbandonate da decenni dell’ex Banci, emergerà molto probabilmente un nuovo centro dell’Asi, il quarto per la precisione dopo quello di Matera, l’altro di San Basilio a Cagliari e infine quello di Malindi in Kenya. Altri centri di lavoro dell’Asi, sono quelli sulla geodesia spaziale Giuseppe Colombo, il centro spaziale del Fucino, lo Space propulsion test facility di Perdasdefogu e lo spazioporto all’interno dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie.

Adesso, il Comune di Prato, d’intesa con le università toscane e la Regione Toscana, ha candidato una parte dell’ex Banci alla costruzione di una sede di circa 2.000 metri quadrati dove condurre la ricerca del materiale extraterrestre, compreso quello proveniente dalle varie missioni internazionali.

Nel bilancio triennale 2025-2027, la giunta della sindaca Ilaria Bugetti ha stanziato 4 milioni di euro, che assieme a 2 milioni di cofinanziamento della Regione serviranno a far partire i lavori. Intanto sono già iniziate le prime indagini geotecniche al suolo per individuare la porzione di terreno sui cui far sorgere il nuovo centro dell’Agenzia spaziale. Una parte dei 16 ettari dell’area ex Banci diventeranno così uno dei nuovi centri di lavoro dell’Asi in Italia.

Adesso c’è da trovare la soluzione per acquistare i terreni da Alia, attuale proprietario del bene dopo l’entrata di Consiag nella multiutility, per poi andare avanti nella programmazione dei lavori per il centro dell’Asi, dove, tra l’altro, troverebbe spazio anche la nuova sede del museo di scienze planetarie.

I tempi dell’intera procedura ancora non sono noti. Dal punto di vista del regolamento urbanistico, sotto le due legislature dell’ex sindaco Matteo Biffoni, qui si era previsto il recupero di 22 mila metri quadrati dello storico complesso industriale, distribuito in 6 padiglioni con la possibilità di nuove edificazioni per altri 12.000 metri quadrati. Se dovesse andare in porto la realizzazione del centro dell’Asi, nell’area ex Banci resterebbero gli spazi per creare un polo tecnologico per le produzioni cinematografiche e audiovisive con teatro di posa per la realtà virtuale, così come era già stato prospettato anni fa. Ma intanto, in meno di un anno, la sindaca Ilaria Bugetti ha cambiato già le prospettive: con fondi in bilancio comunale e cofinanziamento della Regione, l’ex Banci potrebbe ospitare il centro di ricerca e elaborazione del materiale extraterrestre in Italia. 
 

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