Il Tirreno

Il gesto

Prato, i bambini del catechismo donano al vescovo il simbolo dell’alluvione

La consegna della Madonnina danneggiata al vescovo Giovanni Nerbini
La consegna della Madonnina danneggiata al vescovo Giovanni Nerbini

A Nerbini una Madonnina danneggiata: «Sia il segno della ripartenza»

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PRATO. Tra i segni che i bambini delle parrocchie di Prato hanno consegnato nelle mani del vescovo Giovanni Nerbini c’è anche la statua di una Madonnina rovinata dall’alluvione. «È il simbolo di una ferita che abbiamo subìto ma anche del nostro desiderio di ripartire», hanno detto i catechisti nel presentare il dono portato all’altare della cattedrale, dove ieri mattina si è tenuto il tradizionale incontro in preparazione al Natale per i più piccoli.

«L’alluvione si è fatta sentire e ha colpito tante nostre famiglie – ha detto il vescovo – e questa piccola statua spezzata è il segno della sofferenza e ci ricorda i tanti disastri avvenuti nelle case e nelle aziende, ma in vista del Natale la faremo diventare una immagine di speranza». La Madonnina si trovava sul tavolo di lavoro all’interno di una ditta di confezioni a conduzione familiare rimasta gravemente danneggiata dal terribile nubifragio dello scorso 2 novembre. «Ho detto alla signora che l’ha portata, è una mamma di un bambino del catechismo, di rimettere la statua rovinata dove si trovava prima e di iniziare a ricostruire la vita della famiglia e l’attività lavorativa della loro piccola azienda, ripartendo da questo gesto di speranza», ha detto monsignor Nerbini.

All’incontro tenuto in cattedrale hanno partecipato moltissimi bambini e bambine provenienti da varie parrocchie della diocesi di Prato. Al termine dell’incontro il vescovo ha benedetto le statuine del Bambinello da mettere nel presepe che ogni bimbo aveva portato con sé.

Nell’occasione è stato lanciato ufficialmente “Scatolando al catechismo”. La proposta per ogni bambino è quella di preparare una “scatola di Natale”, con dentro una letterina di auguri e dei doni, che possono essere per piccoli o adulti da regalare a chi si trova nel bisogno. «Questa iniziativa nasce dal desiderio di essere vicini a chi soffre, pensiamo agli alluvionati ma anche ai senzatetto e ai poveri – spiega don Carlo Geraci, direttore dell’ufficio catechistico diocesano – per loro sarà bellissimo ricevere una scatola piena di doni e leggere quello che i bambini e le bambine scriveranno, perché siamo certi che attraverso la bellezza del loro cuore passa la carezza di Dio». Le scatole possono essere portate al punto di raccolta alla chiesa dei Cappuccini in via Diaz, il pomeriggio di sabato 16 e di lunedì 18 dicembre.