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The Butcher riparte dopo l’incendio: trovata una nuova sede (e cerca personale)

di Lorenzo Carducci
Il titolare dell'attività
Il titolare dell'attività

San Giuliano, il titolare della ristomacelleria: «Voglio tornare a fare il mio lavoro e a mettere le mani nella ciccia: ecco quando apriamo»

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SAN GIULIANO. Che non avrebbe mollato lo aveva promesso subito dopo l’incendio che lo scorso 22 ottobre ha devastato la sua ristomacelleria di Asciano, in via delle Sorgenti, aperta durante la pandemia. Lo doveva alla sua passione, ai suoi sacrifici, ai «ragazzi» che lavorano con lui e a tutta la gente che gli è stata vicina fin dalla sera della catastrofe, dando vita a una vera e propria catena di solidarietà.

Così Lorenzo Cini, fondatore e titolare di “The Butcher”, si è rimboccato le maniche e in questi due mesi ha lavorato a testa bassa per garantire un futuro alla sua creatura, senza mai smettere di documentare tutto sui propri seguitissimi canali social, dove nel frattempo ha iniziato anche a dispensare consigli e ricette. In fondo al tunnel di lavori, costi e burocrazia, per la sua attività c’è la luce di una riapertura. Sempre in via delle Sorgenti (la provinciale del Lungomonte Pisano), però non più ad Asciano ma ad Agnano, nell’ex Tabaccaia, il grande edificio che nel recente passato ha ospitato il centro cicloturistico Bike Village.

Un trasferimento dettato dalla volontà di far tornare The Butcher operativo con l’inizio del 2026, tempi incompatibili con quelli di ripristino della sede originaria.

Tempi e luogo

«Venire via da Asciano è un grande dispiacere – confessa Lorenzo Cini – farò il possibile per garantire ai nostri storici clienti un servizio di consegna a domicilio della spesa, ma rimanere nella sede di prima avrebbe voluto dire purtroppo aspettare tanto tempo per la sistemazione degli ambienti, che sono stati bonificati e puliti ma sono rimasti gravemente danneggiati. La Tabaccaia è una soluzione che ci consente di avere spazi ampi soprattutto per la lavorazione della carne. Avremo una cucina vasta, un laboratorio di gastronomia a vista e un centinaio di coperti. Siamo dietro ai lavori che non sono banali, perché prima lì c’era un’attività completamente diversa. Non siamo riusciti ad aprire per Natale e probabilmente non riusciremo nemmeno per il 13 gennaio, che è il giorno del mio compleanno, ma contiamo di non andare oltre il mese di gennaio».

Il personale

Per far sì che a The Butcher non manchi nulla in vista di questa ripartenza, Cini è in cerca di personale da inserire nella «famiglia»: in particolare personale di sala e un addetto al banco macelleria, ma anche un cuoco o aiuto cuoco e un rider. «Ho una grande famiglia di ragazzi che lavorano con me, ma la dobbiamo integrare perché gli spazi sono grandi e speriamo che la mole di lavoro sia tanta – spiega il titolare – Chiunque abbia voglia di unirsi a noi può mettersi in contatto con me: stiamo cercando figure un po’ in tutto l’ambito della nostra attività».

Un altro segnale chiaro, da parte di chi ogni giorno rinnova la promessa fatta vedendo il proprio locale in fiamme. Grazie anche a chi non ha esitato a dare una mano. Tra la raccolta fondi online e le iniziative solidali, a Cini sono stati donati circa 35mila euro. I danni causati dall’incendio rischiano di superare i 200mila – in parte saranno coperti dall’assicurazione – e il trasferimento ad Agnano comporta altre spese, ma il “padre” dell’apprezzata ristomacelleria non vuole perdere la fiducia. «Voglio tornare a fare il mio lavoro e a mettere le mani nella ciccia – dice – Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini e per augurare a tutti buone feste».

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