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Le indagini

Inchiesta ultrà Inter e Milan, cosa c’entrano Emis Killa, Tony Effe, Lazza, e Guè Pequeno? Le carte della procura


	Da sinistra: Tony Effe, Emis Killa, Lazza e Gue Pequeno
Da sinistra: Tony Effe, Emis Killa, Lazza e Gue Pequeno

I cantanti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti per presunti legami con le tifoserie al centro del caso giudiziario

01 ottobre 2024
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Il rapper milanese Emis Killa è stato perquisito lunedì 30 settembre nell'inchiesta della Procura di Milano con 19 arrestati sugli ultras delle Curve di San Siro per i rapporti intrattenuti con alcuni vertici del tifo organizzato di Milan e Inter a cominciare da quelli con Luca Lucci, storico capo della Sud rossonera.

I sospetti

Il 34enne artista di Vimercate (Emiliano Rudolf Giambelli il vero nome) non sarebbe tra i circa 40 iscritti sul registro degli indagati. Si sarebbe trattato infatti di una perquisizione presso terzi. Di certo nelle carte dei pm Paolo Storari e Sara Ombra compaiono a più riprese quelle che il gip ha definito «relazioni di carattere lavorativo» fra il mondo ultras e il «settore musicale» e della scena rap che ha consentito a Lucci di «tessere» rapporti «con noti artisti italiani» come appunto «Fedez, Emis Killa», ma anche «Lazza, Tony Effe, Cancun, Gue Pequeno».

Il sistema

Un modo per «aumentare, in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale e in particolare in Calabria» sia a livello «internazionale».

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