Il Tirreno

PONTEDERA.  Un goccio di rum di troppo, anzi una bottiglia, ed è un momento a scambiare la sala professori del liceo XXV Aprile per un dormitorio pubblico. Un peccato veniale, se vogliamo, se non fosse che l’energumeno in questione non abbia preso bene l’invito di due collaboratori scolastici a togliere le tende. Con un tentativo di aggressione che ha richiesto l’intervento dei carabinieri, anche loro finiti nel mirino delle provocazioni e dei tentativi di aggressione dell’uomo.

Dopo un tribolato trasporto alla caserma dei carabinieri l’uomo, arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Pontedera, è andato via con un discreto bottino in termini di denunce: resistenza, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale.

Nel tempo intercorso tra la formalizzazione della denuncia e il suo rilascio, la situazione non è stata affatto semplice da contenere per i collaboratori scolastici prima e per i carabinieri poi.

L’uomo aveva eletto la stanza dei professori a suo giaciglio, facendosi gli affari suoi senza alcun rispetto del luogo.

E non è servito a nulla il tentativo di persuasione provato dai due collaboratori che lo hanno trovato dormiente nell’aula. L’uomo è passato dal sonno alle minacce in pochi secondi, cercando più volte di colpirli e facendo capire che da lì non si sarebbe smosso.

Il suo atteggiamento non è cambiato all’arrivo dei carabinieri, che hanno dovuto schivare più di un tentativo di colpirli da parte dell’uomo dalla stazza non indifferente.

Dopo diverse ore di minacce e provocazioni il risultato è stata una denuncia.