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Carivolterra, nuova proprietà e un futuro di banca digitale

Carivolterra, nuova proprietà e un futuro di banca digitale

Ecco chi è il finanziere che vuole controllare l’istituto di credito

27 settembre 2022
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VOLTERRA. Un futuro imminente di banca digitale per la Cassa di Risparmio di Volterra. I giochi sembrano fatti e i rumors finanziari danno già anche un perimetro societario sulla trasformazione dell’istituto di credito.

La nuova proprietà sarebbe quella del gruppo Ion, società con base in Irlanda, controllata dal bolognese Andrea Pignataro. Sull’ipotesi di conversione del core business Cgil Pisa e la Fisac di Pisa «esprimono preoccupazioni per l’asserito progetto di trasformazione in “banca digitale” riguardo le possibili ricadute su occupazione, mobilità del personale e legame della banca con l’economia territoriale. Ciò mentre sono ancora in atto un negoziato e una vertenza (come noto oggetto anche di controversie giudiziarie ancora in corso) della quale non è prevedibile lo sbocco in relazione ad iniziative unilaterali aziendali contestate dalle rappresentanze dei lavoratori».

Il sindacato si augura che «l’obiettivo del gruppo guidato da Andrea Pignataro, gruppo che fattura 2 miliardi di euro, ha al suo attivo oltre 25 acquisizioni realizzate in pochi anni ed è caratterizzato da una forte vocazione “alla trasformazione digitale di ogni modello di business” non produca impatti negativi e sia negoziato nelle sue ricadute con i sindacati consentendo quella stabilità fino ad oggi messa in discussione dalle scelte del management della Cassa». Cgil e Fisac annunciano di vigilare «affinché un cambio della compagine sociale non si traduca nel sacrificio di lavoratori e abbandono del territorio in termini di servizi e sostegno al credito locale».

Attraverso Itt, società veicolo lussemburghese, Pignataro detiene quasi il 90% di Ion Investment Group e il 100% di Ion Investment Corporation, società irlandesi.

Nato a Bologna, 53 anni, Pignataro è membro dell’advisory board del Politecnico di Milano, sostiene la Scuola Superiore Normale e la Sant’Anna di Pisa, vive tra Londra, Milano e New York e ha vari investimenti immobiliari. L’anticipazione del Messaggero è di qualche giorno fa: «Il finanziere Andrea Pignataro è pronto a rafforzare il suo portafoglio dotandosi del controllo di una banca e, dopo Cedacri, Cerved e il 10% di Illimity, è prossimo ad acquistare una partecipazione significativa nella Cassa di Risparmio di Volterra attraverso un aumento di capitale di 30-40 milioni con lo scopo di utilizzarla quale piattaforma per lo sviluppare un core banking system di nuova generazione». Ion Investment Group basata in Irlanda e specializzata nello sviluppo di piattaforme di gestione dati e processi per le società finanziarie sta pianificando l’ingresso nella banca volterrana controllata la 75% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, al 20% dal Credit Agricole Italia e al 5% dalla Fondazione San Miniato. La chiave di volta – scrive ancora “Il Messaggero” – sarebbe il nuovo piano industriale presentato da Ion che riconverte la banca tradizionale, la Crv, in un modello di business altamente innovativo in chiave digitale. Alberto Mocchi (presidente della Cassa di Risparmio di Volterra dal maggio 2021) in estate ha scritto ai soci della Volterra, notificando l’interesse di Pignataro ad entrare nella compagine sociale. Il rafforzamento patrimoniale, secondo Bankitalia, dovrà avvenire entro il 31 dicembre e Ion avrà circa il 35-40% del capitale diluendo così la quota della Fondazione Crv, riducendo ai minimi termini l’Agricole e azzerando praticamente la presenza dell’ente San Miniato.

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